Molestava due commesse, prete arrestato a Trieste

Eusebiu Negrea, parroco della chiesa rumeno ortodossa, è accusato di stalking, violenza sessuale e resistenza a ufficiale
La chiesa della comunità rumeno ortodossa di via dell’Istria di cui il padre Negrea è parroco. Foto Lasorte
La chiesa della comunità rumeno ortodossa di via dell’Istria di cui il padre Negrea è parroco. Foto Lasorte

TRIESTE La polizia ha arrestato padre Costantin Eusebiu Negrea, parroco della chiesa ortodossa romena di via dell’Istria. Il religioso, quarantasettenne, è finito ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, stalking e resistenza a pubblico ufficiale.

Padre Negrea ha molestato due commesse del negozio Unieuro che si trova nel centro commerciale Il Giulia. In un’occasione ha abbracciato con violenza un’addetta, la volta dopo ha baciato l’altra.

L’episodio che ha innescato l’arresto risale a giovedì pomeriggio dopo che una delle due commesse, ormai stanca e impaurita delle ripetute “attenzioni” del sacerdote, aveva deciso di chiamare la polizia. All’arrivo della pattuglia il religioso si è dimostrato ostile e ha inveito contro gli agenti offendendoli con parole volgari. «Se non venite a messa vi in...». L’uomo, peraltro, non indossava nemmeno la mascherina anti-Covid: sosteneva di possedere un certificato medico che lo esonerava dall’obbligo perché «non tollerava» l’utilizzo del dispositivo di protezione.

Il rumeno aveva iniziato a frequentare il negozio Unieuro da alcuni giorni, puntando le due ragazze con un approccio volgare e scortese.

«Non appena avrò l’autorizzazione del vescovo ti sposo e faremo sesso», questo le parole del religioso rivolte a una commessa. Ma l’uomo è presto passato ai fatti: si è avvicinato alla donna e l’ha abbracciata con violenza, tanto che è dovuto intervenire il direttore del negozio per difenderla.

Padre Negrea è poi tornato nuovamente da Unieuro (sempre senza mascherina). Ma stavolta si è indirizzato su un’altra commessa (che pare abbia scambiato per quella precedente). E si è fatto rivedere ancora verso sera a caccia dell’altra addetta che si è messo quindi a molestare simulando un bacio con la lingua sulla mano, ribadendo l’intenzione del «matrimonio» e del «sesso». Un andazzo che è continuato per giorni. E in uno di questi il sacerdote ha baciato al volto una delle due donne.

La continua presenza del quarantasettenne nel negozio ha costretto la commessa a trascorrere la pausa pranzo in spogliatoio. «Avevo paura di lasciare il negozio la sera», ha raccontato la vittima. «Volevo chiedere il cambiamento di orario».

Il gip Massimo Tomassini, il giudice che si è occupato del caso, nell’udienza di convalida dell’arresto ha liberato l’indagato (era ai domiciliari) e ha disposto a suo carico la misura cautelare del divieto di avvicinamento (e contatto) alla commessa nei confronti della quale era stato più molesto. L’uomo dovrà stare ben distante anche dal centro commerciale.

Nell’ordinanza il gip ha sollevato il dubbio sulle condizioni psichiche del religioso. Anche perché, stando a quanto si apprende, nell’ultimo periodo il padre ha manifestato in altre situazioni chiari segnali di disagio e instabilità comportamentale. —




 

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