Modellini di treni mitteleuropei in vetrina

Nell'immaginario collettivo sembra un hobby dedicato soltanto ai bambini, forse un po' sorpassato, ma al contrario riesce ancora a catturare l'attenzione di grandi e piccini. Il fermodellismo non conosce limiti di età ed attira un numero crescente di estimatori. E così ieri, per ammirare da vicino i piccoli capolavori in miniatura, una folla ha pacificamente invaso la sede del gruppo Ferclub (club Triestino fermodellisti Mitteleuropa) di Servola, dove quest'anno si è svolto il meeting delle associazioni fermodellistiche della Mitteleuropa, per la prima volta a Trieste. «Dopo Zagabria e Klagenfurt - ha introdotto Dario Roccavini, presidente del Ferclub triestino - abbiamo ospitato con grande orgoglio il meeting 2012, con la presenza di modellisti provenienti da Italia, Slovenia, Croazia ed Austria, che ha fatto confluire decine di decine di cultori della materia».
In quel di Servola tutti i gusti, anche quelli più sofisticati, sono stati soddisfatti: sette plastici in funzione, con allestimenti a tema, ed uno riservato ai bambini dove i più piccoli hanno potuto personalmente manovrare i convogli in partenza ed in arrivo sotto la guida esperta dei soci del sodalizio. Per chi non si accontenta di un comune plastico fra le quattro mura di casa, ecco allora la ferrovia da giardino, con uno scartamento superiore al tradizionale Ho 1/87 che affascina anche chi non s'intende di fermodellismo. «Nel fermodellismo - ha rimarcato Roccavini - riuniamo la tecnica, l'arte, la cultura ma pure la storia, facendo rivivere anche quei treni che oggi purtroppo non esistono più». I tempi cambiano e la tecnologia avanza. I trenini di oggi sono completamente diversi da quelli di un tempo. Oggi, grazie alla tecnica del digitale, le locomotive a vapore possono fischiare ed emettere fumo, rievocando così le alte colonne di vapore che una volta offuscavano i nostri paesaggi. Grande curiosità fra i presenti ha suscitato un modello di tram bianco - azzurro, riproduzione di quello di Opicina che tra pochi mesi compierà 110 anni, in grado di risalire per raggiungere una località più elevata rispetto al punto di partenza. Sorprendente osservare i camioncini, liberi di muoversi autonomamente lungo le strade dei grandi plastici, grazie ad un particolare sistema di guida occultato sotto il manto stradale. Alla fine si è svolta una sorta di estrazione vincente che ha premiato diversi giovani visitatori donando loro dei cadeaux, ovviamente a tematica ferroviaria. L'attività del club fermodellistico di via dei Giardini prosegue tutto l'anno da oltre dieci anni, con una media di oltre tremila visitatori all'anno, promuovendo la passione per le ferrovie grazie a una serie di corsi di modellismo ferroviario, collaborazioni con il Museo Ferroviario e disponendo di una propria biblioteca e videoteca. Un'attività che si avvale anche della preziosa collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e della Settimana Circoscrizione.
Andrea di Matteo
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