Mobili e rifiuti abbandonati: discarica abusiva sequestrata a Opicina

Scoperto dai Carabinieri della Stazione locale un piazzale che veniva usato come deposito illegale di immondizie. Denunciato un 54enne: gestiva l’“attività”

OPICINA Elettrodomestici, divani, sedie e poltrone abbandonati, calcinacci, evidente residuo di opere di demolizione, vestiti, elementi di arredo, specchi sporchi e rotti. È un autentico campionario degli orrori quello che è stato messo sotto sequestro dai Carabinieri della Stazione di Villa Opicina, in un piazzale situato sul lato sud della strada provinciale 35, qualche centinaio di metri prima dell’ingresso del campeggio residence “Pian del Grisa” in direzione di Prosecco, adibito a vera e propria discarica a cielo aperto.

L’area era da tempo nel mirino dei militari che, al termine di indagini condotte proprio esaminando i rifiuti, hanno denunciato a piede libero un pregiudicato 54enne per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata con deposito sul suolo e invasione di terreni. I Carabinieri hanno svolto accertamenti sui materiali rinvenuti e diversi servizi di osservazione per identificare gli autori dello scempio ecologico. In breve tempo sono così arrivati a individuare il responsabile, un pregiudicato di origini napoletane, residente a Trieste, specializzato nello sgombero delle cantine, lavoro che completava velocemente e senza eccessive formalità, probabilmente in maniera abusiva. Oltre a non utilizzare i documenti obbligatori per chi svolge attività di smaltimento e trasporto di rifiuti, infatti, gettava in maniera indiscriminata la spazzatura, i vecchi arredi e i calcinacci nello spiazzo, al punto da trasformare l’area in una discarica abusiva a cielo aperto.

Il piazzale, leggermente discosto rispetto alla strada e circondato da alberi, un tempo ospitava, nella bella stagione, i tavoli per la ristorazione all’aperto di una tavola calda, operativa nella vicina costruzione, di cui oggi rimane ancora visibile la scritta “La cucina casalinga”. Poi l’attività fu chiusa, nessuno subentrò e l’area divenne nel tempo terra di nessuno, rifugio per animali e malintenzionati. La massa di immondizie negli ultimi tempi è cresciuta a dismisura, diventando visibile anche da chi passa velocemente con l’automobile. Da ciò la segnalazione e l’intervento dei Carabinieri. Ad accentuare la gravità della situazione il fatto che, a poche centinaia di metri, ci sono alcuni impianti sportivi utilizzati da atleti e ragazzi.

Lo stato dei luoghi sarà a breve ripristinato grazie all’intervento del Comune di Trieste, nella cui giurisdizione rientra l’area oggetto di sequestro, che provvederà a ripulire il sito. Purtroppo sull’altipiano triestino non è infrequente imbattersi in discariche di questo tipo. Oltre a Opicina, anche nei territori comunali di Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino capita ogni tanto di imbattersi in cumuli di immondizie, abbandonate nottetempo da chi non ha rispetto delle regole e dell’ambiente. —

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