“Mister Masterchef” tra gli ambasciatori dei vini Fvg nel mondo
TRIESTE. La Regione ha indirizzato quasi due milioni di euro di fondi Ue su una serie di progetti che porteranno una sessantina di aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia a far conoscere i vini “made in Fvg” nei mercati emergenti: un’enorme area geografica che va dalle Americhe alla Cina e al Sudest asiatico, passando per Balcani e Russia, sarà battuta dalle campagne pubblicitarie e commerciali proposte dai produttori nostrani. E tra i nomi delle aziende che faranno da ambasciatori del vino Fvg nel mondo spicca anche la società agricola di Joe Bastianich, reso celebre dal programma Masterchef.
Il progetto è reso possibile dall'iniziativa europea per la Promozione sui mercati dei Paesi terzi dell'Ocm, per la quale la Direzione centrale risorse agricole della Regione ha appena predisposto la graduatoria: si tratta di una misura con la quale è possibile erogare un contributo comunitario, fino al 50% dell’importo complessivo, per la realizzazione di azioni di informazione e promozione dei vini comunitari nei paesi extra Ue. L'obiettivo, come ha dichiarato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, è «migliorare la competitività delle nostre aziende in tali paesi e favorire la loro conoscenza in nuovi mercati».
Le azioni finanziabili, che riguardano i vini Doc e Igt e i vini varietali, sono di diverso genere: relazioni pubbliche, promozione e pubblicità in termini di qualità, sicurezza alimentare e rispetto dell'ambiente; partecipazione a manifestazione, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione; studi di nuovi mercati, necessari all'ampliamento degli sbocchi di mercato; studi per valutare i risultati delle azioni promozionali e di informazione. I progetti presentati sono risultati nove, di cui uno a valenza multiregionale (in cui Fvg e Veneto promuovono assieme il Prosecco); i restanti otto sono relativi alla promozione di sole aziende regionali. Complessivamente le aziende regionali che hanno aderito al sistema di promozione sono state cinquantanove.
Questi i progetti finanziati. “Friuli Future Wines” è una campagna, giunta alla quarta edizione, cui partecipa un gruppo d'aziende capitanate dalla Cciaa di Udine: costerà in tutto circa 880mila euro e batterà i mercati di Cina, Usa e Russia. “Quality from Friuli” vede invece riuniti nomi come Collavini, Parovel, Venica&Venica, Vie di Romans e Villa Russiz: con una spesa totale di 394mila euro, si concentrerà su Cina e Canada. Il gruppo vinicolo Fantinel si lancerà in una campagna autonoma che per 700mila euro coprirà Usa, America Latina, Paesi balcanici, Russia e Cina. Di largo respiro anche “Friuli top wine 4”, organizzato dalle realtà di Cantine San Martino, Castellargo e Martellozzo: un milione e 155mila euro di spesa per stabilirsi sui mercati di Usa, Canada, Russia, Cina, Centro e Sudamerica, Sudest asiatico. La Bastianich Srl, invece, propone un progetto intitolato “Tasting Bastianich quality”, che descrive il prodotto come «un modo di comunicare un territorio, una tradizione colturale della vite, uno stile di vita»: con 321mila euro si rivolgerà a Usa, Cina e Sudest asiatico. Il Conte d'Attimis-Maniago metterà in campo 146mila euro per penetrare il mercato statunitense. “La Delizia” di Casarsa attiverà a sua volta “La Delizia wine experiences 2014” che, per un totale di 226mila, euro si rivolgerà a Usa e Russia. Le realtà di Conte Brandolini, azienda agricola Anna Berra e società agricola Teresa Raiz investiranno 102mila euro per la promozione dei “Vini friulani negli Usa”. “Prosecco Doc: italian genio” è infine il progetto in comune con il Veneto, cui il Fvg contribuisce con 40mila euro. Il costo totale dei progetti ammonta a oltre 4 milioni di euro. Come detto, i fondi europei lo coprono al 50%. Bolzonello sottolinea che con la dotazione finanziaria iniziale non sarebbe stato possibile finanziare tutti i progetti: «In considerazione del fatto che questa misura consente e garantisce un'effettiva ricaduta in termini promozionali, sia per i prodotti che per il territorio, si è scelto di chiedere al ministero una rimodulazione tra le varie misure del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo per poter finanziare tutti i progetti presentati».
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