Miramare tra i gioielli d’Europa, lo dicono i turisti-internauti

Il maniero triestino nella “top 20” con Chambord e Neuschwanstein

TRIESTE. Dalle sue «bianche torri attediate» rimase sedotto anche Giosuè Carducci, che ne fu ispirato per stendere il componimento “Miramar”. Era il lontano 1878. Ma a tanti anni di distanza, il castello di Miramare non smette di conquistare i cuori di chi gli fa visita. Tanto che gli utenti del motore di ricerca di voli e hotel Jetcost lo hanno votato tra i 20 castelli più belli di tutta Europa.

Evidentemente è perché il tempo passa, ma i motivi di fascino che il castello di Miramare possiede restano: nelle sue stanze raffinate si possono ancora scorgere parte degli arredi e delle decorazioni originali, antiche poltrone e quadri che rimandano ai tempi che furono. E la luce irradiata dalle sue bianche pareti risulta piacevolmente invadente nelle giornate di sole.

Ma tra i suoi punti forti va citato anche il giardino botanico. Per l’esattezza, si tratta di 22 ettari di parco in cui sbocciano pregiate specie di piante e fiori e lungo il cui percorso si possono ammirare aiuole multicolori, sculture, grandi alberi monumentali, fontane e laghetti.

Progettato dall’ingegnere austriaco Carl Junker, il primo mattoncino fu posato nel 1856 su commissione dell’arciduca Ferdinando Massimiliano D’Asburgo, che ci visse insieme alla moglie, Charlotte del Belgio.
La leggenda vuole che i due sposi occuparono il piano terra, lasciando che gli appartamenti del primo piano fossero destinati agli uffici di rappresentanza. Rispettando la moda dell’epoca, nella sua architettura si mescolano stile gotico, medievale e rinascimentale.

Tra le 20 mila fortificazioni che sono presenti in Italia, quello di Miramare è uno dei pochissimi che sia riuscito a guadagnarsi un posto nelle votazioni raccolte da Jetcost. In Italia, condividono una menzione nella lista dei 20 eletti in tutta Europa soltanto Castel Sant’Angelo di Roma e quello di Sirmione. Di quelli segnalati all’estero, spiccano nomi di gioielli celebri come il castello di Chambord, in Francia, e quello di Neuschwanstein, in Germania. 


 

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