Miramare, “mistero” sulla chiusura per neve

Cartello rimasto esposto al mattino: Castello e Parco off-limits. Nessuna notizia dalla Soprintendenza
Di Ferdinando Viola
Silvano Trieste 10/12/2012 Il cancello di Miramare chiuso
Silvano Trieste 10/12/2012 Il cancello di Miramare chiuso

Nessuna notizia, e quelle date non vere. Quasi si trattasse di affari di Stato coperti da segreto invece che del Castello di Miramare, un gioiello conosciuto in tutto il mondo. Le 25mila preferenze arrivate con la sottoscrizione del Fai (Fondo per l’ambiente) e che indicano la residenza che fu di Massimiliano e Carlotta come uno dei “Luoghi del Cuore” devono pur significare qualcosa. Invece né da parte della direttrice Rossella Fabiani, né dal soprintendente Luca Caburlotto nessuna informazione sui danni (eventuali) che la neve e il ghiaccio hanno provocato all’interno del parco. Miramare è rimasto chiuso per due giorni nel weekend dell’Immacolata perché - è la versione ufficiosa - la neve e il ghiaccio avevano reso impraticabili, e in alcuni casi pericolosi, i vialetti d’accesso. Che dovevano essere liberati da un team di operai e giardinieri. Ma a quanto sembra, motivi di carattere burocratico ne hanno impedito la sistemazione e l’apertura dell’intero parco. Ancora ieri non era possibile avere notizie. Interpellati per telefono, il centralino di Miramare e la segreteria della Soprintendenza hanno sostenuto che l’apertura era avvenuta regolarmente. Le immagini del nostro fotografo scattate ieri alle 11.20 dicono il contrario. Mentre alle 10 a chi telefonava per avere notizie veniva detto che si era in attesa dei giardinieri.

Dopo la chiusura forzata di sabato, giustificata dall’abbondante nevicata e dal ghiaccio - è successa la stessa cosa per il castello di Duino - Miramare non ha aperto neppure domenica nonostante molti turisti, approfittando dei due giorni di festa, avessero scelto il Castello e il suo parco per una visita fuori stagione. All’interno di Miramare erano presenti cinque dipendenti “impossibilitati” a intervenire per spazzare via la neve e rompere il ghiaccio. Questo ulteriore disservizio non è andato giù neppure al Comune di Trieste che, come ha detto il vicesindaco Fabiana Martini, sarebbe stato disponibile a intervenire «se solo ci avessero informati». «Anche se il parco è di competenza dello Stato - sostiene l’assessore Martini - il Comune avrebbe potuto provvedere alla pulizia dei vialetti di accesso. Noi comprendiamo benissimo l’importanza che ha nel mondo Miramare».

E a conferma di questo basta leggere i numeri che sono usciti dalla sottoscrizione “I Luoghi del Cuore” curata dal Fai: 25mila testimonianze personali arrivate su carta e appelli on-line. La campagna era partita il 3 ottobre per volontà del rettore dell’ateneo Francesco Peroni e della presidente regionale del Fai, Tiziana Sandrinelli, con il sostegno del Piccolo. Ai luoghi più votati dai cittadini su scala nazionale Banca Intesa destina una somma per restauri. La campagna - la sesta - ha toccato quest’anno Trieste per la prima volta. Finora il Fai non aveva individuato, qui, un bene storico artistico in particolare stato di degrado. Ma la scorsa estate è scattato l’allarme denunciato a gran voce da tutte le istituzioni e dai turisti: parco secco e spoglio, un degrado mai visto prima.

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