Miramare, il cantiere apre con la bella stagione
Mai firma fu più attesa e più preziosa, sembra avere il valore di un trattatello di pace tra la città e Miramare. Il neonominato direttore regionale a interim dei Beni culturali appena insediato ha messo il sigillo al contratto con la ditta che ha vinto il bando di gara per il restauro completo delle strutture inserite nel parco di Miramare e per il consolidamento dei muraglioni di sostegno che poggiano nel mare che li erode. Progetto previsto e finanziato da anni ma che ha richiesto sondaggi geologici, accordi con la Capitaneria di porto, tempi della gara, e infine da ultimo la nomina di Pierpaolo Dorsi a palazzo Economo dopo l’uscita del direttore Giangiacomo Martines, in pensione.
Entro pochi giorni la Friulana costruzioni aprirà il cantiere, che durerà 240 giorni, 8 mesi dunque. E anche di più tenendo in conto le giornate di maltempo, ma per l’intero comprensorio si tratta per la prima volta dell’allestimento di un cantiere complessivo, dopo il vasto intervento sulle alberature e sulla parte alta del parco, fra le due gallerie di Grignano e verso via Beirut, quella più abbandonata, dove sono stati abbattuti alberi cadenti, rinforzate le strutture e si è data luce alle piante tipiche del sito che ora, senza spesa per sementi, avranno spazio per ritrovare naturale vigore, libere dal verde infestante che stava soffocando tutto.
Saranno da qui in avanti rifatte le pavimentazioni all’interno del parco, messi in sesto i vialetti e i bordi, sanati e ridipinti tutti i moltissimi manufatti in ferro, dai cancelli alle balaustre e alle gloriette, riportati in salute gli storici lampioni, e l’intervento riguarderà anche le fontane.
In più sarà riconvertita la palazzina d’ingresso del parco in funzioni di portineria, e la “porta della Bora” ritroverà un suo compatto colore, ora sbiadito e in più parti staccato. Il costo di questo lotto sarà di 300 mila euro, poi ne resteranno 180 mila per rinforzare la parete di sostegno a mare. Ma questo capitolo di lavori, che potenzialmente sarebbe stato il primo, per adesso ma per buone ragioni aspetterà ancora.
«La vicinanza con la Riserva marina di Miramare - afferma Maurizio Anselmi, l’architetto della Direzione regionale dei Beni culturali che è responsabile di questo complesso procedimento - ci ha chiesto di non montare ponteggi, di non fare rumori, da questo mese fino alla fine di agosto per non disturbare la fauna protetta». È il periodo riproduttivo. E dunque l’ordine del cantiere va invertito e senza discutere. Vedremo in autunno gli operai “appesi” sul mare per consolidare i muraglioni dell’epoca di Massimiliano d’Asburgo (dove sott’acqua lo stesso Anselmi già nel 2012 aveva scoperto, immergendosi durante un sopralluogo, un misterioso tunnel di forma quadrata fino a quel momento ignoto, e che forse in origine era servito per far defluire le acque piovane dal tetto).
Anche in questo caso le decisioni definitive portano ulteriori novità. Se in un primo momento era stato concordato con la Capitaneria di porto un divieto di accesso alle acque prospicienti il castello, adesso questo limite è stato evitato. «Tutto l’intervento sarà fatto dall’alto e non dal mare - spiega Anselmi -, gli operatori caleranno da sopra i ponteggi, li fisseranno alle pareti da restaurare, e poi lavoreranno su quelli, non ci sarà alcuna movimentazione di acqua».
Infine proprio in questi giorni è stato fatto un sopralluogo tecnico tra la Soprintendenza e i tecnici dell’Ersa per verificare lo stato del terreno nel “parterre” davanti alla zona bar, il famoso “spazio fiorito” che poi s’era guastato completamente a causa di una malattia da fungo obbligando a lasciar riposare la terra, una terra passata anche attraverso periodi di secco estremo. La diagnosi si avrà a giorni. Forse non sarà nemmeno questa la nuova primavera veramente fiorita a Miramare, ma si può ben dire dopo tanti drammi (e ministri sollecitati, e colibrì sfrattati) che i lavori sono in pieno corso, e altri sono in agenda e finanziati, mentre è stata già fissata la data del 2015 per il biglietto d’ingresso (scontatissimo e annuale per i residenti) in funzione di autofinanziamento.
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