Minori migranti non accompagnati, quattro sindaci Fvg scrivono alla ministra Lamorgese

In vista della visita dell'8 settembre la firmano i primi cittadini Roberto Dipiazza (Trieste) Rodolfo Ziberna (Gorizia), Alessandro Ciriani, (Pordenone), e Pietro Fontanini (Udine) esprimendo anche «preoccupazione» per «i rischi sulla salute per le comunità locali»
Il ministro Lamorgese
Il ministro Lamorgese

TRIESTE I problemi causati dall'alto numero di minori migranti non accompagnati che continuamente
arrivano in Fvg, i quali devono trascorrere un periodo di quarantena in comunità di accoglienza dedicate che comportano costi «altissimi» sta mettendo in crisi il sistema di accoglienza della regione e dunque è ipotizzabile una loro redistribuzione sul territorio nazionale, così come avviene per gli adulti.

Arrivi dei migranti in crescita Vertice in città con Lamorgese
Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese durante la conferenza stampa che ha tenuto al termine del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza organizzato alla Prefettura di Milano, 15 Agosto 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

Lo sottolineano e lo chiedono i sindaci delle quattro città capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia, in una lettera inviata alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, attesa a Trieste l'8 settembre prossimo.

I quattro sindaci - Roberto Dipiazza, Trieste; Rodolfo Ziberna, Gorizia; Alessandro Ciriani, Pordenone; Pietro Fontanini, Udine - esprimono anche «preoccupazione» per «i rischi sulla salute per le comunità locali, se i flussi dovessero proseguire in questi termini o addirittura aumentare, facendo esplodere un sistema che è già saturo». E chiedono «misure eccezionali e tempestive per fronteggiare questa emergenza».

In questo senso, i primi cittadini ritengono che «il momento renda necessaria una disciplina più aderente alla specificità di territori così pesantemente esposti come il nostro, anche ridisegnando la struttura del quadro normativo in materia di tutela dei minori stranieri non accompagnati, che non risulta più in linea con la realtà né adeguato a fronteggiare in modo organico gli eventi oggi in essere».

 

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