Minori migranti non accompagnati, quattro sindaci Fvg scrivono alla ministra Lamorgese
TRIESTE I problemi causati dall'alto numero di minori migranti non accompagnati che continuamente
arrivano in Fvg, i quali devono trascorrere un periodo di quarantena in comunità di accoglienza dedicate che comportano costi «altissimi» sta mettendo in crisi il sistema di accoglienza della regione e dunque è ipotizzabile una loro redistribuzione sul territorio nazionale, così come avviene per gli adulti.
Lo sottolineano e lo chiedono i sindaci delle quattro città capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia, in una lettera inviata alla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, attesa a Trieste l'8 settembre prossimo.
I quattro sindaci - Roberto Dipiazza, Trieste; Rodolfo Ziberna, Gorizia; Alessandro Ciriani, Pordenone; Pietro Fontanini, Udine - esprimono anche «preoccupazione» per «i rischi sulla salute per le comunità locali, se i flussi dovessero proseguire in questi termini o addirittura aumentare, facendo esplodere un sistema che è già saturo». E chiedono «misure eccezionali e tempestive per fronteggiare questa emergenza».
In questo senso, i primi cittadini ritengono che «il momento renda necessaria una disciplina più aderente alla specificità di territori così pesantemente esposti come il nostro, anche ridisegnando la struttura del quadro normativo in materia di tutela dei minori stranieri non accompagnati, che non risulta più in linea con la realtà né adeguato a fronteggiare in modo organico gli eventi oggi in essere».
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