Minicar e supermatite tra i brevetti doc in Fvg
TRIESTE. Un Archimede Pitagorico triestino ha inventato la matita che non necessita di temperamatite. Mentre il collega goriziano si è cimentato sul veicolo a quattro ruote elettrico piegabile e trasportabile. Tra i brevetti depositati nelle Camere di commercio della regione nel 2013 spuntano anche il cavatappi specifico per vini spumantizzati, l’attrezzatura per affilare lamine di sci e snowboard e un apparato per simulare eventi sismici. Oltre a novità per pannelli e materiali d’arredo o per macchinari e metalli o ancora per protesi mediche.
Unioncamere Fvg, nel giorno in cui lancia un progetto di consulenza gratuita a favore di 40 imprese in materia di proprietà industriale, fotografa i numeri di brevetti, marchi, disegni e modelli di utilità depositati in regione nel 2013. Il confronto con l’anno precedente parla di un incremento dei marchi, passati da 838 a 995, mentre calano i brevetti: da 281 a 246, con la sola provincia di Pordenone in controtendenza rispetto a una generale flessione delle invenzioni. Con modelli e disegni sostanzialmente stabili, i titoli di proprietà industriale sommano sempre nel 2013 1.321 in regione (106 in più dei 1.215 di un anno prima e circa 200 in più di un decennio fa), di cui 246 a Trieste e 122 a Gorizia. Con questi numeri il Friuli Venezia Giulia si colloca al decimo posto tra le regioni italiane ed esprime il 2% del totale nazionale: 68.282.
Su queste basi Unioncamere Fvg, nell'ambito del Progetto Unioncamere nazionale (cofinanziato all’80% dal Ministero dello Sviluppo Economico) che riguarda alcune iniziative in ambito di innovazione e proprietà industriale, promuove l’iniziativa dei 40 audit, realizzati dal Polo tecnologico di Pordenone, a costo zero per le aziende coinvolte. Si tratta di una consulenza specialistica che ruoterà attorno alla portata competitiva della valorizzazione della proprietà industriale dell’impresa. Per raccogliere le adesioni si realizzeranno tre eventi sul territorio: nella sede del Polo tecnologico per Pordenone (il primo incontro già il 10 marzo), ad Area Science Park per Trieste e a Friuli Innovazione per Udine. Potranno essere interessate in particolare quelle che il direttore del parco della Destra Tagliamento Franco Scolari definisce “small giants”, vale a dire quelle imprese con non molti dipendenti o di piccole dimensioni, ma con un elevato potenziale innovativo e una vocazione globale, oltre che in grado di valutare le loro quote sui mercati. Pmi dunque intenzionate a creare valore proteggendo la loro proprietà intellettuale.
«È globalmente riscontrata, e anche confermata dallo studio svolto proprio dal Polo sulla cultura brevettuale in Fvg dal 2007 al 2012, la relazione fra il peso della ricerca, innovazione, proprietà intellettuale e la ricchezza del territorio – sottolinea Scolari –: dove si fa ricerca e se ne proteggono i risultati si sviluppa un circuito virtuoso dell’economia avanzata. La strategia di protezione non sempre ha le immediate ricadute sui vantaggi competitivi e sui progetti aziendali, ma già oggi numerosi istituti di credito abbassano il costo del debito dopo aver valutato gli asset intangibili». «Il sistema camerale ha tra le proprie priorità la promozione della cultura brevettuale e più in generale della tutela della proprietà industriale – osserva anche il presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo –, cardini che consentono alle Pmi di crescere e avere importanti “armi” in più, soprattutto nella competizione sui mercati internazionali. Il progetto può tra l’altro accrescere le opportunità di finanziamento, tanto più importanti in questo momento di stretta creditizia». «È una risposta alle numerose esigenze del mondo dell’impresa a più alto contenuto di innovazione ci chiede da diverso tempo – aggiunge il presidente di Cciaa Pordenone Giuseppe Pavan –. E assume ancor più valore strategico il fatto che tutto ciò si sviluppi sotto l’egida di un unico coordinamento regionale».
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