Minicampus in Cavana con alloggi per allievi dell’Accademia nautica
Da qualche mese in Cavana è nato una sorta di minicampus per gli allievi della nuova Accademia Nautica dell’Adriatico: il Comune infatti ha messo a disposizione degli studenti fuori sede 18 minialloggi in due palazzine dell’ex comprensorio Erdisu in area Urban. Ieri, nella sala del Consiglio comunale, una quarantina di allievi dell’Accademia provenienti da tutt’Italia hanno incontrato il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore al Patrimonio e Demanio Lorenzo Giorgi per la consegna ufficiale degli alloggi. Si tratta di 18 monolocali che sono stati risistemati a costo zero per il Comune, grazie ai lavoratori socialmente utili che si sono occupati della manutenzione e in pochi mesi li hanno rimessi a nuovo. Da novembre sono stati assegnati, con un affitto molto calmierato, agli allievi dell’Accademia che vengono da fuori regione. «Così abbiamo creato una sorta di campus - ha dichiarato l’assessore Giorgi -, che per un’Accademia è la condizione ottimale».
«Abbiamo allievi provenienti da tutt’Italia - spiega Stefano Beduschi, vicepresidente di Italia Marittima e presidente della Fondazione Its “Accademia nautica dell’Adriatico” -: grazie al Comune viene offerta loro l’opportunità unica di vivere a Trieste pagando un affitto molto basso. In più questa sistemazione offre loro la possibilità di condividere la vita anche al di fuori della classe, caratteristica essenziale per un’Accademia». «Benvenuti a voi che sarete ambasciatori dell’Italia nel mondo - ha salutato gli allievi il sindaco - e, grazie a una sistemazione in una zona straordinaria, potrete godervi ancora di più questa città, che dal mare e dal porto ha avuto le sue più grandi fortune». All’Accademia si formano ufficiali di coperta e di macchina e da quest’anno è stato avviato anche il nuovo percorso di studi in logistica. Sono 62, di cui 15 attualmente imbarcati, gli allievi che stanno seguendo i corsi di studio al primo e al secondo anno: provengono da varie regioni e tra loro c’è anche una sparuta ma agguerrita componente femminile. Nel corso di ciascuna annata gli studenti fanno anche sei mesi d’esperienza in mare, imbarcati su una delle navi delle compagnie che collaborano con la scuola. «Il mio primo imbarco di sei mesi l’ho fatto lo scorso aprile: siamo partiti da Panama per la traversata oceanica, toccando Cina, Singapore, Kenya e tutta la costa orientale degli Stati Uniti - racconta Jessica Tinervia, 24 anni, una delle sette ragazze della scuola, che viene dalla provincia di Grosseto e sta frequentando il secondo anno per diventare allieva ufficiale di coperta -. Prima dell’imbarco ero un po’ intimorita dal fatto di trovarmi in un ambiente prettamente maschile, invece poi anche a bordo è andata meglio delle aspettative».
«Appena uscito dalle superiori ero indeciso se imbarcarmi o tentare il percorso dell’Accademia - ricorda invece Matteo Radoani, che viene da Trento e ha solo 19 anni -. Ho provato l’esame qui a Trieste, sono stato ammesso e ora sono entusiasta di questa scelta». Si è iscritto invece al percorso dedicato a infrastrutture e logistica il 24enne barese Antonio Depalo, che spiega: «Adoro il mare, a cui sono sempre stato legato. Ma in questi ultimi anni gli imbarchi scarseggiano: continuare nel comparto marittimo scegliendo però le infrastrutture dovrebbe garantirmi maggiori occasioni di lavoro».
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