Mini-rigassificatore al Lisert: la parola agli interessati

Mitilicoltori, ambientalisti e industriali invitati all’audizione pubblica che il Comune di Duino organizza martedì alla Casa della Pietra di Aurisina
Il progetto del rigassificatore di Monfalcone - Lisert
Il progetto del rigassificatore di Monfalcone - Lisert

DUINO AURISINA. Mini-rigassificatore al Lisert: il Comune adesso vuole sentire il parere dei cittadini. La Seconda commissione consiliare presieduta da Maurizio Rozza, di concerto con la giunta Kukanja, sta per avviare un confronto sull'impianto monfalconese strategico per 16 aziende in regione, tra cui la cartiera Burgo di San Giovanni e la Sbe di Alessandro Vescovini, società capofila della cordata, che il 6 agosto ha presentato il progetto in municipio. Il metodo è quello della partecipazione: coinvolti dunque gli stakeholders, i portatori di interesse che verranno consultati martedì 19 agosto alla Casa della pietra di Aurisina, dove alle 18 ci sarà un'audizione pubblica della commissione.

«Il rigassificatore sarà mini»
Bonaventura Monfalcone-31.01.2014 Incontro "Carbon foot print"-Europalace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Nessun invito specifico, ma tutti sono chiamati a partecipare. L'amministrazione, in quanto Comune confinante, deve esprimersi sull'opera e intende chiudere l'iter il 15 settembre. «La seduta di domani – sottolinea Rozza – per sentire favorevoli o contrari al progetto di Smart Gask, sarà propedeutica alla formulazione del parere dell'ente. La riuscita di un'efficace analisi delle ragioni del sì e del no - aggiunge - dipende ovviamente da un'elevata e qualificata partecipazione di stakeholders. L'audizione deve svolgersi in questo periodo, che certo non è dei migliori, per rispettare i tempi di legge previsti per l'espressione del parere. Si chiede dunque ai portatori di interesse di venire all'incontro e di renderlo noto ad altri soggetti potenzialmente interessati».

Come noto, la posizione di Rozza è a oggi “laica” e in attesa di sentire le varie parti alla Casa della pietra: miticoltori, ambientalisti e gli stessi industriali della Cartiera se vorranno esser presenti. «Per ora – prosegue – la preoccupazione maggiore dei miticoltori sono i sedimenti del mare e la realizzazione di un doppio escavo: quello di Smart gas e quello del canale di accesso al porto monfalconese. Anch'io nutro questa perplessità: non posso immaginare due escavi separati, per le possibili interferenze col mare. Ce ne deve essere uno solo, di breve durata e da svolgersi con le migliori tecnologie possibili». «Vale la pena sottolineare – conclude Rozza – che vi sono state segnalazioni sull'aumento di torbidità delle acque nell'area di Duino Aurisina e fino a Grignano e che vi sarebbero impatti pesanti sulle praterie marine. Questo è già un dato preoccupante, che va indagato. Un doppio escavo potrebbe peggiorare una situazione già in parte compromessa».

Tornando al mini-rigassificatore, da segnalare la nota della Comunella di Duino a firma Vladimiro Mervic: «Si ricomincia: appena scampato il pericolo a Zaule, ci riprovano alle porte di Duino con la costruzione di un mini-rigassificatore, come lo chiamano loro, che in verità di mini ha ben poco. La Comunella si schiera assolutamente contro questa realizzazione, che non solo deturperà il paesaggio, ma sfregerà il nostro Carso con la costruzione e relativo scavo di un gasdotto e tutto quel che ne consegue, senza considerare il viavai di navi gasiere, treni e camion carichi di combustibile. Uno “splendore” per il nostro Comune che dovrebbe essere a vocazione turistica».

In realtà, come comunicato da Vescovini ai consiglieri, l'ipotesi principale per la costruzione del gasdotto non prevede tubazioni sul territorio comunale. «Da quel che ho appreso – conclude Mervic - oltre al rigassificatore verranno installati due serbatoi di complessivi 170mila metri cubi di gas e per dare la proporzione esatta si pensi che una piscina olimpionica ne misura 2.500. Ricordiamoci dei 33 morti di Viareggio, e lì si trattò dello scoppio di un solo vagone di gpl, mentre qui si tratta di navi e serbatoi immensi in prossimità di centri abitati, cosa che per esempio negli Usa sarebbe irrealizzabile. Infine gli abitanti di Duino Aurisina da questo “mostro” non trarranno alcun beneficio, anzi».

Vescovini nella sua illustrazione ha escluso la pericolosità dell'impianto per la natura stessa del gas (molto meno rischioso del gpl) e le elevatissime temperature alle quali brucia, dichiarandosi disposto a fare sperimentazioni per tranquillizzare i cittadini e chiarendo come il caso Viareggio non abbia nulla a che vedere con l'impianto monfalconese. Quanto alle ricadute: 6 milioni annui di risparmio solo per la Burgo.

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