Minaccia con il bazooka gli agenti che fermano il figlio pescatore di frodo
SPALATO. Viene colto in flagrante dalla polizia mentre raccoglie abusivamente datteri di mare e a sua difesa interviene il padre, minacciando gli agenti con un bazooka e una pistola. È quanto accaduto nell'insenatura di Krknjaši, a Zirona grande (Drvenik veliki), isola dell'arcipelago di Traù, in Dalmazia. Padre e figlio sono stati naturalmente denunciati e dovranno rispondere per reati di vario genere. Agenti della Polizia marittima di Spalato stavano compiendo un controllo nelle acque di Zirona grande, quando nella citata insenatura hanno notato un sub impegnato a pescare di frodo i datteri di mare, frantumando scogli e i massi adagiati sul fondale. L'uomo, di 38 anni (la polizia non ha rivelato la sua identita'), ha tentato di fuggire a bordo della sua imbarcazione, ma ben presto è stato fermato.. A quel punto è entrato in azione il padre 61enne che, vista la scena, ha voluto difendere il rampollo, puntando un lanciarazzi contro i poliziotti e tenendo nella mano sinistra una pistola. «Vi ucciderò se non lasciate mio figlio. Non ha commesso nulla di male».
I due sono finiti agli arresti e specie il padre rischia una lunga pena detentiva. Sono stati denunciati per detenzione illecita di armi e minacce a pubblico ufficiale (il genitore), come pure per danni all’ambiente e pesca di frodo (il 38enne). Il figlio, va rilevato, è recidivo, essendo stato fermato dalla polizia già alla fine di luglio mentre era impegnato nell’estrarre “datoli”, attività severamente proibita dalle leggi croate, che vietano raccolta, commercializzazione e consumo di questo mollusco bivalve.
Ma nel caso di Zirona grande si tratta di un’attività a conduzione familiare. Infatti, la consorte del pescatore illegale – è quanto scoperto dalla polizia – ha il compito di vendere i datteri ai diportisti di barche a vela, motoscafi e yacht di lusso che calano l’ancora a Zirona. —
P.R.
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