Insulti e minacce alla ex: indagato stalker di 48 anni a Trieste

Ha più volte ignorato i divieti di avvicinare la donna e la figlia emessi dal Tribunale. Coinvolti nelle intimidazioni anche madre, sorella e nuovi compagni della vittima

Gianpaolo Sarti

Insulti e minacce di morte alla ex compagna, ma anche appostamenti sotto la sua abitazione e post intimidatori sui social. La Procura ha messo sotto indagine un quarantottenne triestino (la cui identità rimane riservata per non rendere identificabile la donna e la figlia minore, parti lese): l’uomo è accusato di atti persecutori e molestie.

I fatti oggetto dell’inchiesta sono considerati molto gravi e pericolosi, tanto che a protezione della donna e della figlia è intervenuto il Tribunale con un’ordinanza di divieto di avvicinamento e comunicazione emessa pochi giorni fa dal gip Luigi Dainotti.

L’uomo, comunque, risultava già destinatario di due provvedimenti simili disposti dal Tribunale per i minorenni (uno del 9 giugno 2023 e l’altro del 23 ottobre 2024) che gli imponevano di non avvicinarsi alla ex e alla bambina, nonché di mettersi in contatto con loro. Ma ha continuato a perseguitarle comunque: in un’occasione, nonostante appunto i divieti, si è presentato più volte sotto casa della ragazza (pure nel pianerottolo) chiedendole di aprirgli e gridandole insulti pesanti. Le forze dell’ordine sono intervenute più volte.

Ma, a partire dal 2023, la ex compagna è stata oggetto anche di minacce di morte che le provocavano – come si legge negli atti giudiziari – un perdurante e grave stato di ansia e di paura; una situazione che l’aveva costretta a modificare le proprie abitudini di vita.

A ciò si aggiungevano gli incessanti messaggi via Whatsapp, Messenger ed altre piattaforme social, sia direttamente che per interposta persona. L’uomo alternava dichiarazioni di amore alle minacce e agli insulti.

Sul caso, come detto, era già intervenuto il Tribunale per i minorenni di Trieste che aveva inibito in modo «assoluto» all’indagato (assistito dall’avvocato Sara Pecchiari) di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla figlia piccola e dalla ex convivente, così come di contattarle per interposta persona. L’autorità giudiziaria si era espressa successivamente con un provvedimento dello stesso tenore, fintanto che l’uomo era stato privato della responsabilità genitoriale. «Tutte le predette prescrizioni del Tribunale per i minorenni di Trieste sono state regolarmente disattese e violate dall’indagato», annota il gip Dainotti nella nuova ordinanza. La misura cautelare è stata richiesta dal pm titolare del fascicolo e accolta dal gip. Anche perché a un certo punto i toni del quarantottenne si erano fatti sempre più preoccupanti: le diceva che l’avrebbe uccisa e che le avrebbe tagliato la gola. E che se avesse avuto una nuova relazione, avrebbe ammazzato anche il compagno. Nella ridda di offese e intimidazioni erano finite anche la madre dalla donna e la sorella. Un comportamento ritenuto «ossessivo» dal giudice.

Quanto riferito dalla ex è stato ritenuto dal Tribunale del tutto «credibile». «Non c’è alcun elemento che possa indurre a ipotizzare la falsità dei suoi racconti», tanto meno «un intento di vendetta», viene precisato nei documenti giudiziari. La donna, insomma, ha il solo desiderio di poter recuperare la propria serenità e la possibilità di riprendere una normale vita di relazioni sociali.

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