Mille studenti più 38 bus, Gorizia riapre le scuole e dà priorità ai maturandi

Polizia locale e Protezione civile impegnati nella gestione davanti alla stazione. Attivati anche 14 mezzi diretti nei singoli istituti e altri 12 per l’intero Isontino
Bumbaca Gorizia 01_02_2021 Ripresa scuole Polo intermodale © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01_02_2021 Ripresa scuole Polo intermodale © Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. Il piazzale della stazione ferroviaria di Gorizia e il suo polo intermodale presidiati da volontari e vigili, a dirigere e rendere più ordinata la fresca emozione degli studenti in questa sorta di nuovo primo giorno di scuola. E poi gli occhi di ragazzi e ragazze un po’ assonnati e un po’ smarriti, o rapiti dal cellulare, alla prese con la riscoperta di una sorta di normalità. Le corriere che sfilano ordinate, e i docenti, davanti agli ingressi degli istituti, impegnati nel vigilare che i loro studenti rispettassero distanze e norme di sicurezza.

Istantanee di un lunedì mattina goriziano inevitabilmente diverso dagli altri, per oltre un migliaio di studenti (la metà degli iscritti alle scuole superiori) che dopo mesi di didattica a distanza ieri sono tornati per la prima volta in classe, riprendendo le lezioni in presenza. È accaduto, di fatto, per la metà più o meno esatta degli iscritti delle scuole superiori del capoluogo, dove tutti gli istituti si sono attenuti alla regola ferrea del tetto di 50% di presenze, puntando evidentemente a tutelare, restituendoli all’attività in classe, in primis gli studenti dell’ultimo anno, alle porte della maturità, e quelli con esigenze particolari, a partire da ragazzi e ragazze con disabilità.

Tutto è filato senza particolari intoppi, perché le scuole si erano preparate a dovere, e da tempo, e perché la struttura di sorveglianza messa in campo dal Comune di Gorizia grazie a Polizia locale e volontari ha contribuito a rendere più ordinato l’afflusso in classe e ridurre assembramenti che in ogni caso, realisticamente parlando, evitare del tutto in una situazione del genere è impossibile. Aule e corridoi hanno ritrovato un po’ dell’atmosfera, dei rumori e delle immagini consuete, gli insegnanti hanno ritrovato i loro ragazzi e per molti studenti è stato un vero e proprio nuovo inizio, specie per quelli del primo anno che in pratica sin qui hanno conosciuto i loro compagni di classe soprattutto (se non solo) via messaggio o videochiamata.

Di prima mattina tutte le attenzioni erano concentrate sul polo intermodale del piazzale della stazione, dove confluivano molti dei 38 mezzi attivati da Apt per il capoluogo isontino, con tanto di 14 “giri scuola” aggiuntivi e 12 partenze dedicate direttamente dagli istituti verso i paesi della Destra Isonzo e del Monfalconese alla fine delle lezioni, per non passare di nuovo dal piazzale della stazione aumentando contatti e assembramenti. Al polo intermodale c’era anche il direttore di Apt Roberto Bassanese, che ha potuto constatare l’assenza di particolari criticità, ma si è detto pronto ad apportare se necessario eventuali migliorie. Idee chiare su ciò che va fatto giorno dopo giorno, per far sì che questa ripartenza non si tramuti in una strada verso altre frenate, anche nei singoli istituti.

«Devo dire che i ragazzi si sono dimostrati meravigliosi, comportandosi nel modo giusto e con responsabilità – spiega la vicepreside del polo liceale Giovanna Petitti –. Speriamo tutto vada per il meglio. Abbiamo calcolato il 50% di presenze sul totale degli iscritti, scegliendo di avere le classi quinte sempre in presenza, visto che si avviano al fondamentale appuntamento con la maturità, e privilegiando per quanto possibile anche le matricole del primo anno, oltre agli studenti con bisogni educativi speciali. Tutti gli altri si alterneranno».

«Dal punto di vista logistico non c’è stato alcun problema, come ha confermato anche il nostro dirigente Puzzi che era presenza all’ingresso, ma dal punto di vista organizzativo è decisamente impegnativo gestire la ripresa delle lezioni – dice il vicepreside del polo tecnico Luciano Gonano –. Le rotazioni permetteranno agli studenti di coprire tutto l’arco del loro calendario di lezioni».

Parla di flessibilità, per essere pronti a migliorare e adattarsi alle varie necessità, la preside dell’Itas D’Annunzio e del liceo artistico Fabiani Marzia Battistutti, che ricorda comunque come l’attività dei laboratori in presenza non si sia mai realmente arrestata negli ultimi mesi, esattamente come anche all’istituto professionale Cossar-Da Vinci.

«I meccanismi erano già oliati proprio per questo, e avendo un totale di circa 400 studenti, gestirne ora le metà, 200, non è un problema eccessivo – dice il professor Giorgio Samar, vicepreside –: abbiamo rispolverato procedure e ingressi dedicati già utilizzati prima dello stop».

«Onestamente non aspettavamo altro, avevamo tutti bisogno di questa ripresa, è una cosa positiva – commenta anche la dirigente del polo tecnico in lingua slovena di via Puccini Mara Petaros –. Sul totale di 165 studenti, 82 frequenteranno lunedì, mercoledì e venerdì, 83 i giorni rimanenti e viceversa a settimane alterne». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo