Miha e Sabina, vite spezzate nelle macerie foto e peluche

Immagini di una coppia felice, tanti ricordi. E spunta una cucina economica bianca finita sotto la lente degli investigatori



GORIZIA Un peluche di Snoopy e due vecchie fotografie incorniciate che ritraggono una coppia felice: gli oggetti sono stati appoggiati sulla cucina economica recuperata tra le macerie della casa di viale 20 Settembre esplosa nella notte tra mercoledì e giovedì. Raccontano momenti di felicità, come l’immagine che ritrae la 43enne Sabina Trapani e il 45enne Miha Ursic abbracciati su un divano, e non possono non commuovere.

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Il peluche era volato in mezzo alla strada. Lo avevano notato in tanti. Le fotografie, invece, sono state trovate tra i detriti. In una - apparentemente di metà anni Settanta -, c’è anche un bambino (o una bambina). Sul tavolo una torta di compleanno con una candelina. I sorrisi stringono il cuore. Quegli oggetti così intimi, stridono con tutto ciò che li circonda. Soprattutto fanno a pugni con ciò su cui sono appoggiati: la cucina economica bianca (l’indiziata numero uno), ma qualcuno li ha voluti conservare e li ha appoggiati lì. Un gesto di pietà nei confronti delle vittime e dei familiari.

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Quanto alla cucina economica, i vigili del fuoco l’hanno trovata poco dopo le 10.30 di giovedì. A differenza di tutto il resto delle masserizie non è finita nel cumulo di macerie che da un giorno all’altro ha trasformato il panorama di viale 20 Settembre in una sorta di zona di guerra. I vigili del fuoco l’hanno sistemata dall’altra parte della strada ed è stata per lungo tempo oggetto di attenzione da parte degli investigatori. È stato controllato il forno, è stata verificata la chiusura e apertura dello sportello superiore, è stato controllato l’attacco posteriore del gas, e sono state visionate le ammaccature. Sul lato destro è come implosa. Sembra che qualcuno l’abbia colpita sul fianco con una singola mazzata e una forza sovrumana, piegandola in due. Se l’esplosione fosse partita da lì, però, forse, la cucina sarebbe esplosa, non implosa. Saranno le perizie in ogni caso a verificare quanto accaduto.



Di certo c’è che la deflagrazione ha scaraventato l’inferriata d’acciaio della finestra al piano terra oltre il recinto e la siepe della palazzina di fronte, tanto che il giardino dei dirimpettai è stato messo sotto sequestro per consentire di verificare la forza della detonazione. Sotto sequestro sono finite anche le tre automobili investite dall’esplosione parcheggiate lì la notte di giovedì. Una Fiat Panda grigia non ha più neppure un finestrino intatto. L’onda d’uro li ha disintegrati e la forza dello spostamento d’aria ha sradicato anche il cofano di una Smart. Danni ingenti li ha subiti pure una Skoda Fabia con targa slovena. Tutte e tre le vetture sono state sistemate nell’area recintata dove l’accesso è consentito solo alle persone autorizzate dall’autorità giudiziaria.

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Bumbaca Gorizia 18_06_2019 Esplosione casa Gorizia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca


All’interno del recinto si trovano anche le macerie smassate dai vigili del fuoco. Tra le pietre, i mattoni, i tondini d’acciaio e le travi in legno, spiccano soprattutto gli armadi, i materassi e un divano, testimonianze - come il peluche di Snoopy e le fotografie incorniciate appoggiate sulla cucina economica bianca - delle vite spezzate della 43enne originaria di Caorle Sabina Trapani, del 45enne sloveno Miha Ursic e del loro vicino cinquantenne Fabrizio Facchettin. —




 

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