Migranti, scontro Prefettura-Comune
Gulletta: «Dalla giunta zero risposte su lavori socialmente utili e progetti di integrazione». Fasiolo: «Presto nuovi trasferimenti»
LAZZARINI FGAVAGNIN PORTOGRUARO IL COMMISSARIO PREF. GULLETTA ANTONINO E LA SEGRETARIA MARIA TERESA MIORI
Solitamente, se si attaccavano, lo facevano in punta di fioretto. Senza alzare troppo i toni. Con moderazione. Ma questa volta la temperatura del confronto-scontro fra Comune di Gorizia e Prefettura sale.
Il fattore scatenante sono le ultime dichiarazioni dell’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano («Possibile che chi si fa carico dell’accoglienza non pensi anche a intrattenere queste persone evitando il loro continuo girovagare in città? Ripeto, è troppo facile predicare l’accoglienza e poi scaricare problemi e disagi sui cittadini», ha dichiarato nei giorni scorsi). E quelle frasi non sono passate inosservate all’occhio attento di Antonino Gulletta, viceprefetto vicario, che oggi replica con veemenza. «Chi si occupa di accoglienza è, istituzionalmente, la Prefettura. Quindi, quanto va dicendo l’assessore comunale è diretto proprio a noi». Ciò che non va giù a Gulletta è sentirsi accusato di non fare nulla per evitare che i migranti passino tutto il giorno a “ciondolare” in città, senza occuparli più proficuamente in progetti e lavori socialmente utili.
Progetti
di integrazione
«Resto attonito di fronte alle affermazioni dell’assessore Romano - dichiara il viceprefetto vicario -. Quante volte abbiamo esortato il Comune di Gorizia, quando c’era ancora il precedente sindaco Romoli, a dare vita a progetti di integrazione per impegnare i richiedenti-asilo? Tante, un’infinità. Ma l’assessore Romano si è sempre rifiutata di partecipare a qualsiasi progetto, affermando che i lavori socialmente utili devono essere riservati agli italiani, ai goriziani. Ora ci ritroviamo con l’unico Comune che ospita sul proprio territorio un numero importante di migranti ma non promuove alcun progetto per attività di pubblica utilità. E poi, ci si stupisce perché tutte queste persone ciondolano».
Le dichiarazioni dell’assessore Romano devono, davvero, aver mandato su tutte le furie Gulletta che non nasconde la sua delusione e ribadisce, una volta di più, il concetto. «La Prefettura gestisce l’accoglienza ma non crea lavoro. Affermare che chi si occupa di dare un tetto a queste persone deve anche impegnarle nell’arco della giornata è un’eresia pura. Il Comune non è solo politica, è un ufficiale di Governo e, anche se non gradisce la politica dell’esecutivo nazionale, deve gestire il fenomeno immigrazione».
Numeri
in campo
Gulletta passa, poi, ai numeri. «Cinquanta immigrati sono stati spostati grazie al sistema dello Sprar. C’è stato, cioé, un
turnover
massiccio che ci consente di dire che la situazione non è poi così grave come qualcuno tende a dipingerla. Purtroppo, i flussi non cessano, anzi si rinforzano. Soltanto nella giornata di venerdì abbiamo registrato l’arrivo di ventuno fra pakistani e afghani. Tantissimi». Gulletta fa una similitudine calzante. «Siamo un po’ come Penelope che tesseva la tela, e la notte, la disfaceva. Questo per dire che quando pensiamo di aver trovato una sistemazione a tutti i profughi senza convenzione, ne arrivano... altri. Il flusso si è fatto molto più consistente rispetto al passato. Una cosa, però, deve essere chiara: la Prefettura sta facendo il massimo», la conclusione di Gulletta.
L’annuncio
di Fasiolo
Intanto, la senatrice Laura Fasiolo (Pd) ha ricevuto «solide rassicurazioni» relativamente all’attenzione che il Governo presta alla situazione goriziana. E annuncia che «sin dalla prossime ore ci saranno nuovi trasferimenti di migranti da Gorizia ad altre città d’Italia. Le difficoltà sono note a livello romano e il Governo si accinge a dare nuove risposte», specifica Fasiolo.
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