Migranti, gli eurodeputati bloccati dalla polizia croata arrivano al campo di Bihac: "Situazione disumana"

BIHAC «Siamo al campo di Lipa e questo è ciò che abbiamo davanti: freddo, neve, centinaia di persone accampate e in attesa di risposte. Una situazione disumana, davanti alla quale noi europei non possiamo stare a guardare».
Siamo al Campo di Lipa e questo è ciò che abbiamo davanti: freddo, neve, centinaia di persone accampate e in attesa di risposte. Una situazione disumana, davanti alla quale noi europei non possiamo stare a guardare. Serve il prima possibile una politica più umana. #RottaBalcanica pic.twitter.com/hK6Cy96TJF
— Brando Benifei (@brandobenifei) January 31, 2021
Lo scrive sui social Brando Benifei, capodelegazione degli europarlamenti del Pd che ieri sera sono riusciti a entrare in Bosnia per visitare il campo profughi dopo essere rimasti bloccati diverse ore dalla polizia alla frontiera in Croazia.
«Parliamo di persone, di storie, di famiglie. Di diritti negati a due passi dai nostri confini», spiega Benifei postando alcune foto e sottolineando che «la solidarietà straordinaria e commovente degli operatori e delle associazioni umanitarie non può essere sufficiente: serve una politica più vicina e attenta che, con canali umanitari per l'emergenza e soluzioni strutturali efficaci per la politica dell'immigrazione, superi queste situazioni inaccettabili».
Di situazione inaccettabile parla anche Pierfrancesco Majorino:
Quel che stiamo vedendo al campo di Lipa, in Bosnia, non è accettabile. Da nessun punto di vista. Grazie agli operatori umanitari che son qua sempre e che organizzano concretamente giorno dopo giorno la solidarietà. #rottabalcanica pic.twitter.com/AilEWXNLMS
— Pierfrancesco Majorino (@pfmajorino) January 31, 2021
All'inizio di gennaio l'Unhcr aveva denunciato le condizioni di estremo disagio di circa duemila profughi, esposti al freddo nel capo di Lipa, nel nord della Bosnia. La situazione è poi leggermente migliorata dopo l'arrivo di alcune tende riscaldate, ma le autorità locali denunciano di non avere sufficienti risorse per gestire i flussi migratori e chiedono sostegno finanziario all'Ue.
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