Migrante muore dopo una rissa al Cpr di Gradisca: aperta un'indagine
TRIESTE Un cittadino georgiano di 20 anni, migrante irregolare in attesa di espulsione rinchiuso nel Cpr di Gradisca, è deceduto nel primo pomeriggio del 18 gennaio all'ospedale di Gorizia.
Il giovane era stato coinvolto nella rissa avvenuta all'interno della struttura il 14 gennaio scorso: nella stessa rissa, sedata poi dalle forze dell'ordine intervenute con caschi, scudi e manganelli per riportare l'ordine, il ventenne aveva riportato lesioni che avevano poi richiesto il suo trasferimento in ospedale. Dopo la dimissione è stato arrestato, processato per direttissima con l'accusa di lesioni e portato in carcere. Dopo essere ritornato al Cpr, le sue condizioni si sono aggravate tanto da richiedere un nuovo il ricovero. Ma una volta in ospedale, sempre a Gorizia, è deceduto.
L'autorità giudiziaria ha aperto un'indagine sul caso, nei prossimi giorni verrà disposta un'autopsia per chiarire le cause della morte. Intanto però Ics e Rete No Cpr, sulla base delle testimonianze raccolte all'interno della struttura gradiscana, accusano apertamente i poliziotti, responsabili a loro dire di violenze eccessive che avrebbero causato poiil decesso del georgiano. Una versione categoricamente smentita dal prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello.
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