«Miglioramento sensibile» delle condizioni di Rita, ferita a ponte Morandi
TRIESTE «Miglioramento sensibile. Domani facciamo il punto con tutti gli specialisti». Il bollettino medico dettato da Giuliano Lo Pinto, il direttore sanitario dell’ospedale Galliera di Genova - all’indomani della visita ai feriti per il crollo del ponte Morandi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella -, è essenziale ma al contempo caratterizzato da una buona dose di positività. Che permane da quando, venerdì scorso, Rita Giancristofaro, la 41enne abruzzese residente da tempo a Trieste, è stata risvegliata ed estubata. «Le prospettive migliorano giorno dopo giorno - continua il medico - ma per prudenza la prognosi è ancora riservata». La donna, che con il compagno Federico Cerne, ricoverato a Villa Scassi, ha compiuto un volo di 50 metri dal ponte Morandi, oltre al recupero generale dovrà ancora affrontare un quarto intervento. Questa volta al femore. Come Cerne, massofisioterapista dell’Alma Pallacanestro Trieste, ha l’osso dell’arto inferiore rotto. Ma non solo.
Ha subito un trauma toracico che ha contuso i polmoni, intaccando dunque la respirazione. Già il primo giorno del ricovero, lo scorso 14 agosto, chirurghi e ortopedici avevano messo mano sia all’addome che al femore.
A Ferragosto era stata nuovamente operata all’addome. Domani si deciderà dunque come proseguire le cure. Intanto rimane in Rianimazione, ma si spera anche, fanno sapere dall’ospedale, che nei prossimi giorni venga spostata in un altro reparto.
Continua a ristabilirsi anche il suo fidanzato, che ha avuto inoltre quattro costole spezzate e un gomito bloccato. —
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