Migliaia di libri detenuti illegalmente nel pc: denunciato responsabile di una copisteria di Trieste
TRIESTE La Guardia di Finanza di Trieste, assieme all’agenzia Siae ha denunciato il responsabile di una copisteria di Trieste che deteneva oltre un milione di fogli di opere librarie in violazione del diritto d’autore.
Nei giorni scorsi i militari delle Fiamme Gialle, insieme a funzionari della Siae, hanno sottoposto a controllo una copisteria, individuando numerosi supporti informatici, hard disk e pen drive in cui erano memorizzati migliaia di file di altrettanti testi scolastici, posti sotto sequestro per violazione alla normativa sul diritto d’autore.
La successiva attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste e condotta con l’ausilio dell’Ufficio mercato fono-videografico e antipirateria della direzione generale della Siae di Roma, ha permesso di accertare, su un campione analizzato di circa 4.500 files in formato Pdf, la presenza di più di un milione e duecentomila fogli di opere librarie illecitamente riprodotte e detenute.
La legge n. 633 del 22 aprile 1941, infatti, consente la riproduzione di opere dell’ingegno esclusivamente “per uso personale”, previo pagamento di un compenso forfettario che ciascun punto di riproduzione deve corrispondere alla Siae. In ogni caso è vietato fotocopiare più del 15 per cento dell’opera e, conseguentemente, l’intero volume.
Al contrario, all’interno dell’esercizio in questione, i libri venivano fotocopiati e/o stampati integralmente (in taluni casi con addirittura con i fogli riportanti il timbro delle biblioteche statali ed universitarie alla sede di Trieste) e le copie riprodotte vendute ad un prezzo inferiore a quello di copertina, in danno degli autori e, indirettamente, delle librerie che commercializzano le opere originali.
Il titolare della copisteria è stato denunciato per l’abusiva riproduzione e per l’irregolare detenzione di copie digitali di testi universitari, didattici, scolastici, di letteratura ed intrattenimento coperti dal diritto d’autore, in violazione alla normativa sulla protezione dello stesso. Al responsabile saranno comminate sanzioni amministrative, di concerto con la Siae, afferenti al numero dei files rinvenuti.
L’operazione si inserisce "nell’ampio e quotidiano dispositivo attuato dalle Fiamme Gialle per il contrasto di ogni forma di illegalità economico-finanziaria, finalizzato, in questo caso, alla tutela dei marchi, dei brevetti e dei diritti d’autore in genere, la cui violazione nuoce gravemente alle imprese del settore (arrecando danni complessivi per quasi un miliardo e mezzo di euro) ed allo Stato (per circa 300 milioni di euro di mancati introiti erariali) nonché al mondo del lavoro per le opportunità che allo stesso sottrae" si legge nella nota Gdf.
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