Microfoni nel cellophane e partecipanti dimezzati: così ripartono i congressi in Fvg
TRIESTE Ci sono anche i congressi tra le nuove aperture dell’ordinanza numero 17 di Massimiliano Fedriga, in vigore da oggi, 15 giugno. Una buona notizia, commentano gli operatori del settore, ma la consapevolezza è che i prossimi mesi saranno segnati ancora da un’organizzazione virtuale, per ritornare a un inizio di presenza da settembre: «Organizzare un evento con tante persone non è come andare a cena. Siamo contenti di ripartire, ma lo potremo fare a piccoli passi - commenta Cristiana Fiandra, manager del settore e titolare con Rossella Spangaro di The Office -. A Trieste il battesimo sarà verosimilmente Esof, dal 2 al 6 settembre».
A dettare le regole sono le linee guida concordate in Conferenza delle Regioni. Il numero massimo dei partecipanti, è il punto iniziale della scheda dedicata ai congressi, dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi, per poter ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale, il famoso metro tra una persona e l’altra. Un obbligo che fa ipotizzare a Fiandra il ridimensionamento a un terzo dei posti occupabili nei Magazzini 27 e 28 del Porto vecchio, 10 mila quadrati trasformati in mega struttura congressuale, la più capiente del Nord Est. È proprio The Office, la società fondata da Fiandra nel 1980 (alle spalle più di 1.200 congressi, oltre 2mila service congressuali, 400mila pagine tradotte e 700mila partecipanti), ad avere ricevuto l’incarico dal Trieste Convention Center di gestire gli spazi che ospiteranno le giornate della scienza. «C’è un auditorium da 1856 posti che pensiamo possa comunque ospitare circa 650-700 congressisti – fa sapere l’organizzatrice –. Lo stesso nella sala più grande, dove potremmo passare da un tutto esaurito da 420 presenze a 140. Sarà in ogni caso una bella vetrina e un’opportunità per potere entrare nel circuito, step importante per una città che è meta ancora non adeguatamente sfruttata nel movimento congressuale».
Fiandra, responsabile della sezione Turismo di Confindustria Vg e delegato regionale di Federcongressi, ha seguito con molta attenzione le trattative con il governo, a partire dalla richiesta di una data certa per la ripartenza. In Sicilia il via libera è arrivato l’8 giugno, in Fvg una settimana dopo, insieme a Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. «Partiamo disomogenei nei tempi, ma partiamo almeno con le stesse indicazioni – spiega –. Lo facciamo dopo aver mandato al comitato di Colao alcune indicazioni generali che sono state recepite. Fondamentale che le linee guida siano condivise da tutti». Il documento, distanziamento a parte, impone di predisporre adeguate informazioni sulle misure di prevenzione, comprensibili anche per i clienti di altra nazionalità, promuovere l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare i processi organizzativi e partecipativi per evitare assembramenti, rilevare la temperatura corporea all’ingresso, riporre gli abiti in appositi sacchetti da consegnare al guardaroba.
Saranno però congressi con mascherina, obbligatoria per il personale addetto all’assistenza e per tutti gli uditori. Il tavolo dei relatori e il podio per le presentazioni dovranno invece essere riorganizzati in modo da consentire una distanza di sicurezza che consenta a relatori/moderatori di intervenire senza doversi coprire naso e bocca. Microfoni, tastiere, mouse, puntatori, laser andranno poi disinfettati prima dell'utilizzo iniziale con disconnessione dal collegamento elettrico. Successivamente dovranno essere protetti da possibili contaminazioni con una pellicola per uso alimentare o clinico da sostituire possibilmente ad ogni utilizzatore. Quanto ai materiali informativi e scientifici, potranno essere resi disponibili preferibilmente in espositori con modalità self-service o ricorrendo a sistemi digitali.
Con i paletti, dunque, ma si può tornare a lavorare anche sul fronte dell’industria congressuale. I tempi per tornare a regime? «Esof darà il calcio d’inizio – riassume Fiandra –, ma credo che fino a fine anno i mega-congressi saranno virtuali per poi andare verso le soluzioni ibride, quelle con presenza, ma anche con collegamenti in streaming. Per quel che riguarda The Office siamo soddisfatti di aver salvato i congressi di quest’anno, rinviati al prossimo. È già un buon risultato». —
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