Mi hanno distrutto l’auto nuova e ho dovuto pagare anche le spese
Lo scorso 4 ottobre ho subito un incidente stradale a Monfalcone, io finii al pronto soccorso e la mia macchina fu quasi distrutta. Presentai prontamente la richiesta di risarcimento alla mia assicurazione, l’Allianz di Trieste. Tutto sembrava facile, pensavo fosse chiaro che, essendo io il danneggiato, mi avrebbero rimborsato ogni spesa. Invece da quel momento, grazie alla perversione del cosiddetto sistema del risarcimento diretto, cominciarono i guai. Il carrozziere dichiarò da subito che il danno era grave e che l’automobile andava demolita. Qualcuno mi disse che il rottame si poteva vendere a qualche centro di recupero. Ma prima di ogni decisione però bisognava attendere la visita del perito incaricato, che era di Treviso. Con comodo, venne a visionare la macchina, e anche lui sostenne che la stessa andava rottamata. Perito e carrozziere ritenevano che era antieconomico rimettere a posto il mezzo. Ma all’orizzonte appariva un’altra grana. Seppi dal carrozziere che per il deposito nel suo cortile era previsto il pagamento di un affitto giornaliero. Dissero che l’assicurazione avrebbe pagato detto affitto dal giorno del sinistro al giorno in cui ci fu la visita del perito, il resto era a carico mio.
Cominciai a mettere fretta a tutti. Non potevo trasportare altrove la mia macchina senza autorizzazione dell’assicurazione. Dissero che dopo il deposito della perizia un liquidatore avrebbe preso contatto con me. Sollecitai più volte il perito di presentare la perizia perché mi sentivo con le mani legate: non potevo decidere nulla sul mezzo incidentato. Finalmente un giorno si fece viva una liquidatrice, di Reggio Emilia. E anche lei ribadì che aggiustare la macchina era antieconomico, quindi sarebbe stata demolita? La mia macchina, una Opel Mokka di due anni e 4 mesi, tenuta sempre al coperto, in buono stato e in regola coi tagliandi, secondo le stime della concessionaria e tutti i siti reperiti in internet, prima del sinistro valeva 12.500 euro. La liquidatrice Allianz di Reggio Emilia mi offrì 9.100 euro e confermò il discorso dell’affitto a mio carico dalla visita del perito in poi. E se il perito presentava il documento dopo mesi? Con una striminzita comunicazione mi fece “un’offerta irreversibile”:disse che il mezzo sarebbe stato prelevato da un carrozziere di Lastra a Signa, vicino a Firenze. Che lo stesso mi avrebbe versato 3.250 euro e che, se accettavo, la differenza per arrivare a 9.100 me li avrebbe versati lei. Non mi restò che accettare, ma al momento della firma della pratica presso un agenzia cittadina, capii che non avrei firmato un atto di demolizione ma di vendita. Per capirci qualcosa contattai il carrozziere di Lastra a Signa e il tale mi rispose che era il suo lavoro quello di aggiustare mezzi incidentati i quali poi sarebbero stati venduti per conto di Allianz. A due mesi circa dall’incidente la ditta ritirò il mezzo incidentato e io dovetti liquidare il carrozziere di tasca mia versando una somma consistente, tra cui solo 550 euro per la custodia della macchina. Non ho altre parole. Eppure sono io ad aver subito il danno.
Alfredo Poloniato
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