Mezzo milione di affari fantasma a Sistiana

Finta associazione culturale smascherata dalle Fiamme gialle: nascondeva 500mila euro di ricavi accumulati sulla spiaggia
Silvano Trieste 08/01/2015 Muggia, Viale D'Annunzio 13, bloccato l'uomo che urlava
Silvano Trieste 08/01/2015 Muggia, Viale D'Annunzio 13, bloccato l'uomo che urlava

Il volume d’affari dichiarato si fermava alla simbolica moneta da un euro. Quello effettivo, però “nascosto”, aveva toccato invece la quota, vertiginosa, del mezzo milione.

Un giro di soldi capace di funzionare alla luce del sole della Baia di Sistiana e che tuttavia è rimasto “nascosto”, per l’appunto, fino a qualche giorno fa. Finché la Guardia di finanza non ne è venuta a capo, levando la patina del “no profit” a una realtà che il “profit”, al contrario, lo sapeva evidentemente fare. Ieri infatti le Fiamme gialle hanno comunicato, in una nota, di essere riuscite a “smascherare” - e denunciare alle autorità competenti - una finta «associazione culturale» che, dietro a tale dicitura, attestando cioè in maniera posticcia una cosiddetta «attività di divertimento e intrattenimento», era riuscita a costruire una solida attività commerciale.

L’indagine dei militari della Compagnia di Prosecco ha così fatto venire a galla dal mare di Sistiana (sulla cui spiaggia la falsa «associazione culturale» aveva “operato” anche con una sorta di servizio bar, a quanto è dato sapere) quasi 500mila euro di ricavi non dichiarati al Fisco più un’Iva dovuta e non versata per oltre 45mila euro. «Questo - è quanto si legge nel comunicato delle Fiamme gialle - il risultato della verifica fiscale eseguita nell’ultimo mese nei confronti di un’associazione culturale attiva sul litorale triestino. A fronte di un volume d’affari dichiarato al Fisco per il valore simbolico di un euro», l’associazione culturale aveva «in realta regolarmente esercitato l’attivita commerciale di servizio spiaggia evitando in tal modo di dichiarare i relativi importi effettivamente conseguiti ed omettendo altresì di versare all’Erario le imposte dovute». «I finanzieri - recita ancora il comunicato delle Fiamme gialle - hanno sin da subito posto la lente di ingrandimento sull’associazione culturale operante nella Baia di Sistiana. Nonostante la conclamata crisi del settore turistico nelle passate stagioni estive, l’astuto imprenditore, sfruttando le norme di favore per le associazioni non aventi fini di lucro, era riuscito a sottrarre all’imposizione fiscale una considerevole somma, frutto di una vera e propria attivita imprenditoriale, adducendo varie scusanti per giustificare il suo operato fino a quando le evidenze documentali non gli hanno dato torto». Nelle ore successive alla pubblicazione della notizia a Sistiana e paraggi è immediatamente partita la caccia al nome, omesso nella nota della Guardia di finanza.

Il riferimento alle «passate stagioni estive», anche se al momento non esistono conferme ufficiali, porta nella direzione di quanto si sente ripetere negli ambienti duinesi, e cioè che potrebbe trattarsi dell’associazione, denominata Key &key, che ha gestito l’appalto dei servizi nella spiaggia di Castelreggio per conto dei Comune di Duino Aurisina tra 2012 e 2013. Le realtà attuali, in effetti, da Portopiccolo al Cohiba, da Castelreggio a Caravella e Cantera, passando per i chioschi dei parcheggi, dovrebbero essere tutte curate da realtà a fini dichiaratamente commerciali.

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