«Messa ko da un ambulante Non avevo comprato un libro»

Una donna di 38 anni sostiene di essere stata scaraventata a terra e presa a calci da un giovane venditore di colore. Medicata all’ospedale, fotografato l’aggressore
Il portico teatro dell'aggressione
Il portico teatro dell'aggressione

Ha rifiutato di comprare un libretto o di dare un’offerta a un ambulante di colore molto, troppo insistente in una città dove di solito non sono particolarmente molesti. L’uomo - per tutta risposta - l’ha aggredita facendola rovinare sul marciapiede. Questa la versione della vittima che ha riportato fortunatamente solo lievi ferite. Ma la paura è stata tanta. La donna, 38 anni, è stata accompagnata al pronto soccorso di Cattinara. Ha riportato lesioni guaribili in cinque giorni.

L’episodio, dai contorni non ben definiti, si è verificato qualche giorno fa sotto il porticato di via Giustiniano. Gli investigatori della squadra volante stanno svolgendo le indagini attivate dopo la denuncia presentata in Questura. Scrive la donna: «Attorno alle 9.40 mi trovavo a passare sotto il porticato di via Giustiniano, diretta verso piazza Oberdan. Ero proprio all’inizio, in prossimità dell’ingresso del liceo Dante. All’improvviso sono stata avvicinata da un uomo di colore che mi ha offerto delle pubblicazioni».

Continua il racconto: «Mi sono rifiutata di acquistare i libretti e l’ho sfilato». Ed è stato a questo punto che l’uomo l’ha aggredita. Dice: «Mi ha colpita sulla spalla sinistra. Mi sono voltata e gli ho intimato di non toccarmi e di andarsene. Lui per tutta risposta mi ha sferrato un violento calcio colpendomi la gamba destra poco sotto il ginocchio».

La vittima è caduta sul marciapiede. Ma l’ambulante ha continuato la sua azione. Racconta la donna: «Mentre ero riversa sul marciapede l’uomo mi ha insultato con parole irripetibili». Aggiunge: «Ho avuto paura, perché poteva continuare a picchiarmi». Poi, finalmente, se n’è andato.

A soccorrere la donna riversa sul marciapede è stata una passante. La quale ha chiamato il 113. Sul posto è arrivata una pattuglia della Squadra volante alla quale la donna aggredita ha raccontato quello che le era appena accaduto. Poi, con non poche difficoltà per gli ematomi, ha raggiunto l’abitazione della madre che si trova a qualche decina di metri. La madre, dopo essere stata informata dell’accaduto, è uscita a sua volta e non lontano da via Giustiniano ha riconosciuto l’aggressore che la figlia le aveva descritto. «Lo ha incrociato e gli ha scattato una fotografia», ha poi riferito la donna agli agenti della Questura. Ai poliziotti ha anche consegnato una stampa a colori della foto che la madre aveva scattato quando aveva visto il venditore ambulante.

L’uomo, ritenuto di essere l’aggressore, è come detto di colore. È alto 1.75 e ha circa 25-30 anni. Di corporatura magra, indossava una felpa di colore bianco a righe orizzontali con il cappuccio, jeans, scarpe sportive e sulle spalle aveva uno zainetto di marca Adidas di colore marrone.

Dice la madre: «Aspetto di essere contattata dalla polizia. Ho fornito tutti gli elementi perché lo possano identificare. Quanto accaduto è inaccettabile. È un segno di imbarbarimento della nostra città. E’accaduto in pieno centro, dove girano sempre gli stessi venditori» Continua: «Abbiamo passato la giornata fra medico, Questura e pronto soccorso: risultato 5 giorni di prognosi, tanto spavento e rabbia». Poi chiosa: «Quanto accaduto sfata il mito della città tranquilla».

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