Messa all’asta l’ex clinica Santa Eufemia

Il prezzo fissato a circa 4,5 milioni. Già venduti i macchinari radiologici che avevano contribuito al crac dell’Ospizio Marino
Altran Monfalcone-Chiusura Clinica Sant'Eufemia-Grado-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-Chiusura Clinica Sant'Eufemia-Grado-Foto di Katia Bonaventura

GRADO. Dopo l’Ospizio Marino tocca all’ex clinica Santa Eufemia. L’avvocato Enrico Guglielmucci, commissario liquidatore della Fondazione Ospizio Marino di Grado Onlus, fa un’ulteriore passo verso la vendita di tutti i beni mettendo all’asta l’ultimo bene rimasto, l’ex clinica di piazza Marina d’Italia. La stima è di poco inferiore ai 4,5 milioni di euro. Precisamente 4.497.400 euro. Si tratta di un’area complessiva di 5.611 metri quadri con sovrastante tre corpi di fabbrica per una superficie coperta di circa 2mila metri quadri e un piano interrato consistente in un’autorimessa nella quale si trovano, tra gli altri, 11 posti auto di pertinenza.

 

Resta in stand by l’ex Clinica Sant’Eufemia

 

L’ex clinica era una struttura funzionante purtroppo entrata nella situazione fallimentare della Fondazione. Era all’avanguardia e convenzionata per molteplici prestazioni come risonanza magnetica, tac... Tanto da non essere utilizzata solamente dai gradesi ma anche da paziente della Bassa friulana e del monfalconese poiché a Grado, in questa struttura, le liste d’attesa riguardavano solo gli esami più delicati. Il problema di questa struttura è che non è mai arrivata la convenzione anche per la clinica vera e propria, nonostante fosse già attrezzata grazie all’acquisto delle più svariate attrezzature. Una spesa non di poco conto che ha influito nel complesso sull’attività della Fondazione Ospizio Marino.

Il commissario liquidatore è riuscito nel tempo a mettere all’asta e a vendere tutte le attrezzature e buona parte degli arredi mentre l’edificio è rimasto chiuso. Di tanto in tanto un manutentore fa il giro, taglia l’erba del giardino, controlla che non vi siano perdite d’acqua (cosa accaduta in passato). Un edificio in ottimo stato di conservazione in posizione centrale (proprio di fronte al porto) che al momento ha come destinazione d’uso quella sanitaria-riabilitativa. Ecco perché a partecipare alla vendita non ci potrà che essere qualche società o cooperativa dedita al settore sanitario riabilitativo e magari estetico. Qualcuno in questi anni si è fatto avanti (società non solo regionali ma del Veneto, della Lombardia e pare anche dalla Svizzera) anche se di concreto al momento non c’è nulla. In tanti auspicano che ad acquistarla sia la cooperativa Grado Riabilita che è la proprietaria del rinato Ospizio Marino.

Ad ogni modo l’avviso pubblicato dall’avvocato Guglielmucci è un invito a formulare offerte d’acquisto, precisando che le successive modalità di vendita saranno fissate secondo procedure competitive. Per richiedere documentazione o informazioni il riferimento è quello del commissario liquidatore di Trieste (telefono 0406728511, fax 040775503).

@anboemo

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