Mercatone Uno rilancia il punto vendita di Monfalcone
MONFALCONE Si rimettono in piedi le condizioni per il futuro del Gruppo Mercatone Uno. E si profilano scenari di sviluppo, all’insegna di una rinnovata strategia commerciale. Con il sito di Monfalcone destinato a recitare un ruolo di punta in regione.
Il non facile cammino di risanamento aziendale, nelle more di una situazione di grave dissesto economico, ha compiuto i primi passi, in regime di procedura di amministrazione straordinaria. Cinquanta punti vendita italiani sono attualmente in piena operatività e altri dieci centri commerciali verranno aperti nei prossimi mesi.
Per il Friuli Venezia Giulia, spicca dunque il punto vendita di Monfalcone, per il quale si profila l’arrivo di novità commerciali con il prossimo mese di settembre.
Il tutto rientra nell’ambito del piano complessivo aziendale del Gruppo, impresso con l’insediamento del direttore generale Italo Soncini.
E se il sito di Sacile continua la propria attività, resta ancora “sub judice” il punto vendita di Reana del Rojale, in sospensione temporanea dell’attività.
Il Mercatone Uno di Monfalcone, invece, mantiene saldo il suo ruolo strategico, considerato uno dei più importanti centri del Gruppo, rientrante tra i primi 20 punti vendita più quotati.
A confermare la “buona salute” e l’effetto-traino del sito monfalconese è il direttore vendite del Gruppo, Riccardo Ronca, che dati alla mano fornisce la portata dell’attività commerciale situata in via Colombo, lungo la strada regionale 14. In termini economici, infatti, il Mercatone Uno di Monfalcone lo scorso anno ha fatturato 8 milioni di euro lordi, a fronte di 180mila scontrini battuti e 350mila clienti. Dunque, superata la difficile fase di partenza in regime di amministrazione straordinaria, che ha ereditato una situazione aziendale di grave dissesto per il Gruppo, con l’attività ridotta e una grande incognita sul futuro stesso del marchio “Mercatone Uno”, ha evidenziato il direttore generale Italo Soncini, «ora possiamo affermare che parecchio è stato fatto e che siamo in campo per il rilancio. L’obiettivo che abbiamo conseguito è stato scritto sul volantino che le famiglie stanno ricevendo in questi giorni».
E per il sito di Monfalcone ci sono i numeri per poter avvicinarsi, entro il mese di dicembre di quest’anno, alle stesse performance economiche e di vendita dello scorso anno. Da qui, dunque, il rilancio che a settembre vedrà inserire novità commerciali. I dipendenti sono attualmente 35, di cui il 70% di personale femminile. Per effetto della cassa integrazione straordinaria applicata all’intero Gruppo, è stato adottato per il sito monfalconese il meccanismo della Cigs a rotazione consistente in un’ora alla settimana per dipendente lo scorso mese di luglio e per questo mese di agosto. L’attività del centro si avvale anche di 4 squadre esterne, collaboratori che si occupano della consegna delle merci e del montaggio a domicilio.
Il settore commerciale di punta resta quello del mobile e dei complementi di arredo, per il quale il centro monfalconese rappresenta il riferimento più importante, rientrante tra i primi 15 punti vendita del Gruppo, a fronte di un fatturato 2014 di 5 milioni di euro. Quanto al bacino di vendita, il Mercatone Uno di Monfalcone attrae clienti oltrechè dalla città, da Gorizia, Trieste, Udine e parte dalla Slovenia, in particolare Nuova Gorizia e Capodistria.
Il direttore generale Soncini, in termini complessivi, ha fornito il quadro della situazione: «Entrando nel merito di quanto abbiamo fatto in queste poche settimane dall’insediamento dei commissari straordinari e dal mio insediamento alla direzione generale dell’azienda, posso elencare la piena operatività di 50 punti vendita (7 in più di quanti inizialmente previsti, e altri 10 riapriranno nei prossimi mesi), l’ottenimento della cassa integrazione per i dipendenti del Gruppo, il riapprovigionamento dei negozi, il ristabilire corrette relazioni economiche con i fornitori, il ritorno del credito al consumo e il rispetto degli accordi con i nostri clienti. Tutto questo è stato possibile grazie anche al supporto delle istituzioni locali e dell’atteggiamento responsabile dei sindacati». Soncini ha concluso: «Abbiamo rispettato i patti, mantenuto gli impegni presi e dimostrato che l’azienda è viva, ha potenzialità ed è appetibile, come testimoniano le 53 manifestazioni di interesse all’acquisto ricevute. È un punto di partenza, c’è ancora tanto da fare. Stiamo predisponendo un piano per un profondo rinnovo delle strategie commerciali, in grado di far ritornare l’azienda alla leadership nel nostro mercato».
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