Mercato vietato, la rabbia degli ambulanti di Grado

Un’ordinanza del sindaco ha impedito l’esposizione delle merci a una sessantina di operatori. Raugna: «Tutelo la città»

Antonio Boemo / GRADO

Sono arrivati al mattino presto con i loro mezzi pieni di merce per esporli sulle bancherelle del mercato settimanale di viale Italia, ma, a differenza di altri comuni, a Grado non hanno potuto farlo in quanto è in vigore un’ordinanza del sindaco Dario Raugna che lo vieta. Inviperiti gli ambulanti, in particolar modo attraverso i due rappresentanti di categoria che, come hanno specificato, fanno riferimento a una sessantina di ambulanti che operano in mercato a Grado, hanno costretto la Polizia locale e i carabinieri a intervenire per placare gli animi che, a parte le critiche verbali, non sono mai assolutamente trascesi.

Ma il sindaco Dario Raugna non ci sta e precisa: «Voglio tutelare la salute dei miei cittadini e dei nostri ospiti, evitando rischi inutili e l’insorgere di condizioni che potrebbero compromettere la tenuta sanitaria sull’isola mettendo ulteriormente e per più lungo tempo in difficoltà la vita delle persone più fragili e le attività economiche del nostro territorio. Quindi se le responsabilità non se le vogliono prendere gli altri me le prendo io». Tutto parte proprio dall’ordinanza sindacale che si riferisce alle “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19: disposizioni per l’esercizio dell’attività di commercio nella forma di mercato all’aperto e al chiuso di generi alimentari su area pubblica fino al 3 dicembre 2020.

«Solo che nella stessa giornata di venerdì – affermano all’unisono Gilberto Marcolin uno degli ambulanti che è il rappresentante del Gruppo organizzato indipendente ambulanti (Goia) ed Eugenio Perrella dell’altro sindacato degli ambulanti, la Fiva – il presidente Fedriga e di seguito i prefetti, hanno modificato le prime decisioni consentendo il regolare svolgimento dei mercati. E la conferma è che tutti gli altri mercati della regione si sono svolti regolarmente con tutte le bancarelle».

«Venerdì in tarda serata – precisa Raugna – mi veniva comunicato che la prefettura rivedeva la sua posizione e concedeva a tutti commercianti di svolgere la propria attività. Purtuttavia, anche alla luce di queste novità – che comunque non ci sono state formalizzate – ho ritenuto di non modificare l’ordinanza in quanto Grado è un paese turistico che si affolla anche nei weekend invernali quando le condizioni meteo sono favorevoli, ed inoltre con i centri commerciali chiusi il fine settimana molte persone ripiegheranno sull’isola. Comprendo benissimo le ragioni dei commercianti ma loro devono capire che il mercato è un posto molto affollato e molto frequentato e Grado è una città nella quale l’età media dei residenti è tra le più alte della nostra regione.

Attraverso le rappresentanze sindacali, evidenzia Gilberto Marcolin «inoltreremo una nota in merito al prefetto, alla Regione, al Ministero dell’Interno e al Ministro dell’Economia affinché il sindaco che ha disatteso le direttive paghi le conseguenze». —

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