Mercato coperto di Trieste, parte il progetto partecipato

Parte la raccolta di proposte di Adesso Trieste per simulare il futuro per il sito. Intanto Bassa Poropat (Cittadini): «Non si snaturi la struttura»
Il Mercato coperto di Trieste (Bruni)
Il Mercato coperto di Trieste (Bruni)

TRIESTE «Datemi un progetto e vi do le chiavi», disse il sindaco Roberto Dipiazza a chi critica la giunta sul Mercato coperto. La civica Adesso Trieste, dopo aver raccolto oltre 6.300 firme con la sua petizione online, prende sul serio la sfida del primo cittadino e avvia una simulazione di progetto collettivo sul futuro della struttura: i firmatari e i commercianti della stessa sono invitati a partecipare. Nel frattempo interviene sul tema anche la consigliera dei Cittadini Maria Teresa Bassa Poropat, che invita a recuperare la struttura seguendo quanto fatto a Lisbona e Stoccolma, così da non snaturare Barriera Vecchia.

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La simulazione, spiega Adesso Trieste, vuole essere un banco di prova per una possibile amministrazione partecipata: la simulazione raccoglierà virtualmente e in presenza i bisogni e le aspettative delle persone sulla struttura (via mail scrivere a assembleapartecipazioneat@gmail.com). I portavoce di At Giulia Massolino e Riccardo Laterza sottolineano che il punto di partenza della simulazione è un dato diffuso di recente: «Nel corso della puntata di Ring di venerdì scorso il consigliere Codarin della Lista Dipiazza ha dichiarato che i costi per la gestione ordinaria del mercato ammontano a 200 mila euro l’anno.

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Si tratta di una prima, importante informazione, la cui pubblicità è un altro risultato della nostra campagna. Siamo convinti che si possa costruire una gestione diversa, consorziando chi già opera al suo interno insieme ad altre imprese e cooperative, attività agricole, artigianali e ristorative, servizi pubblici e associazioni culturali». Un percorso che At auspica venga avviato dal Comune, «ma nel frattempo riteniamo sia importante dimostrare che tutto ciò era ed è già possibile, oltre che necessario».

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La consegna delle sottoscrizioni da parte di Adesso Trieste a due commercianti. Foto di Massimo Silvano


L’ex presidente della Provincia Bassa Poropat si augura che il rinnovato interesse per il Mercato non sia figlio della campagna elettorale, e pone come necessario «un cambio di paradigma nell’affrontare il tema del recupero del Mercato coperto, spostando l’attenzione dalla dimensione meramente architettonica e gestionale, a quella relazionale, definita dal suo inserimento in un tessuto urbano fortemente caratterizzato». Barriera vecchia, prosegue, «non è un rione interscambiabile con altri, sia perché ha mantenuto nel tempo una connotazione popolare, sia perché oggi mostra una molteplicità di etnie e culture diverse. Ecco perché l’ipotesi di un supermercato a mio parere va a collidere con la dimensione identitaria che caratterizza mercato e rione». —


 

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