Mercato coperto di Gorizia, la Camera di commercio congela i tre milioni stanziati

Il presidente Paoletti (Cciaa): «Se ne riparlerà se ci sarà il sì del Consiglio comunale, degli imprenditori e degli operatori» 
L'esterno del mercato coperto di Gorizia. Foto Bumbaca/Marega
L'esterno del mercato coperto di Gorizia. Foto Bumbaca/Marega

Francesco Fain

“Linee programmatiche anno 2021”. Questo il tema della delibera discussa, approfondita e approvata dalla Giunta camerale integrata nella sua ultima seduta, svoltasi in videoconferenza, viste le stringenti norme anti-contagio.

Sembrerebbe un argomento eminentemente tecnico e non particolarmente coinvolgente, se non fosse che ci sono soldi (tanti) in ballo. E il tema del Mercato coperto è stato indiscutibilmente il più dibattuto, generando un approfondito dibattito, articolato e completo, in cui i vari componenti della Giunta integrata hanno espresso considerazioni e valutazioni rispetto allo studio progettuale elaborato da uno studio associato di architettura goriziano e che aveva come plus la presenza del Gambero rosso.

«Uno studio – ha affermato il presidente camerale, Antonio Paoletti - che la stessa Giunta camerale integrata della Camera di commercio Venezia Giulia aveva dato mandato a predisporre di concerto con il Comune di Gorizia». Ma sono i passaggi successivi quelli più interessanti. «Il nostro ente - le parole del numero uno della Cciaa Venezia Giulia - ritornerà sull’argomento, solo se vi sarà una indicazione positiva da parte del Consiglio comunale, da parte degli imprenditori del territorio e degli operatori interessati dall’intervento». Quindi sarà necessario, al contrario di quanto accaduto in questi mesi, un processo realmente partecipativo e di coinvolgimento.

Sibillina l’altra frase di Paoletti: «Sulla bontà dell’idea progettuale di valorizzazione del Mercato siamo confortati dal fatto che già altri Comuni dell’Isontino si sono interessati per un intervento di questo tipo». Quali? A svelare i loro nomi sono i consiglieri comunali Roberto Collini (Percorsi goriziani) e Fabio Gentile (Forza Italia) che fanno parte della Giunta camerale integrata, assieme agli altri consiglieri Dario Obizzi (che è anche assessore), Alessio Zorzenon, Franco Zotti e Silvano Gaggioli. «Durante la riunione è emerso che, sin dalla serata in cui Ziberna annunciò il “no” allo studio di fattibilità del Gambero Rosso, si sono avanti i Comuni di Grado e di Monfalcone», fanno sapere. Insomma, queste amministrazioni non hanno aspettato un secondo e, con uno scatto degno del migliore Carl Lewis, hanno avanzato la loro candidatura, approfittando del ritmo compassato di Gorizia e della difficoltà a trovare una sintesi, anche all’interno del centrodestra. Un dibattito, ha detto qualcuno, che ha finito con il trasformare la Giunta camerale integrata in un piccolo Consiglio comunale con posizioni diverse e, in alcuni casi, fantasiose.

I tre milioni di euro destinati al Mercato coperto sono stati, pertanto, “ritirati”. Ad entrare nel merito tecnico è il segretario generale, Pierluigi Medeot. Durante la riunione della Giunta camerale integrata, ha evidenziato e precisato il fatto che tale ingente finanziamento, stanziato nel 2020 per lo studio di fattibilità, viene tolto dalla posta assegnata al Mercato coperto di Gorizia, rientrando nella disponibilità del Fondo Gorizia. «Disponibilità - annota il segretario generale della Cciaa - che è funzionale ad un uso dello strumento agevolativo secondo una definita logica programmatoria delle risorse, rispettosa dei fini istituzionali della Legge istitutiva del Fondo e delle necessità evolutive di sviluppo socio-economico rigorosamente dell’ex provincia di Gorizia». —

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