Mercatino dell’usato, cambiano le regole

Il Comune di Gradisca pubblica un bando per scegliere l’associazione che lo gestirà nel prossimo triennio

GRADISCA. Mercatino dell'usato, si riscrivono le regole del gioco. Il Comune di Gradisca ha pubblicato un avviso pubblico per manifestazioni d'interesse per l'organizzazione, lo svolgimento e la gestione del mercatino dell'usato e del modernariato per il triennio 2016-2018. Con una presenza fissa di migliaia di visitatori e una media di 150 espositori da tutto il Triveneto e oltre, l'appuntamento che si tiene ogni terza domenica del mese a Gradisca è divenuto uno degli eventi più seguiti dell’Isontino. Ma non godeva ancora di una cornice normativa ad hoc. Un evento capace di “muovere l'economia” del centro isontino, ma che negli ultimi tempi era anche divenuto un piccolo “caso” politico per la giunta Tomasinsig. A sollevarlo era stato il M5S che, nel corso di un Consiglio comunale, aveva presentato un'interrogazione in merito alle procedure amministrative e tributarie adottate nell'ambito dell'occupazione del suolo pubblico da parte dell'evento organizzato dall'associazione Gradiscaè. Secondo Freschi l'importo ricavato dall'amministrazione per il suolo pubblico appariva «sproporzionato in rapporto all'ipotetico ricavato dell'associazione», attraverso la quota di partecipazione richiesta ai singoli espositori (da un minimo di 21 euro ndr). Lo stesso Freschi si chiedeva inoltre se il mercatino non andasse identificato come manifestazione fieristica. Pronta e articolata la risposta del vicesindaco e assessore al Turismo, Enzo Boscarol. «La regolamentazione del mercatino dell'usato è affidata a una convenzione nella quale è identificata la categoria tariffaria Tosap. Essa riconosce una riduzione dell'80% a determinati tipi di manifestazione. Nel caso specifico è stata applicata una ulteriore riduzione del 50% ai sensi del regolamento comunale». Relativamente alla classificazione del mercatino dell’usato come manifestazione fieristica, essa sarebbe invece impropria in quanto gli espositori non risultano essere attività commerciali in ambito concorrenziale né la piazza di Gradisca può essere identificata come quartiere fieristico.

Possono presentare la propria manifestazione d’interesse – il termine scade venerdì 18 - le associazioni e organismi senza scopo di lucro che abbiano nel proprio statuto la possibilità di promuovere, organizzare e realizzare mercatini del modernariato, dell’usato o dell’artigianato. Per legge gli operatori privati che pongono in vendita occasionalmente beni usati o prodotti materiali di propria creazione di partecipare alle manifestazioni fieristiche o eventi similari fino ad un massimo di 12 volte in un anno. Darà punteggio l'avere maturato esperienza organizzativa nel settore, il numero dei soci dell'associazione, ma c'è anche una curiosità, vale a dire la potenziale ricaduta sociale dell'evento sul territorio: l'impegno da parte dell’affidatario a devolvere annualmente al Comune di Gradisca una somma da destinare ad iniziative socio-assistenziali, culturali e di promozione turistica, infatti, garantirà da 5 punti (per una donazione da almeno 1000 euro) ad un massimo di 20 (oltre 5mila).

Luigi Murciano

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