Meran assolto, ricorso in Cassazione

La Procura generale impugna la sentenza della Corte d’Appello che ha confermato il «vizio totale di mente»
Gianpaolo Sarti

TRIESTE La battaglia giudiziaria sull’omicidio dei due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, uccisi a colpi di pistola in Questura il 4 ottobre del 2019, non è chiusa. La Procura generale presso la Corte d'Appello di Trieste ha depositato ricorso in Cassazione avverso la sentenza di assoluzione per infermità mentale del dominicano Alejandro Augusto Stephan Meran, responsabile del duplice omicidio. Un dramma che aveva sconvolto l’intero Paese. Il ricorso porta la firma del procuratore generale Carlo Maria Zampi. Meran è stato assolto in primo grado, nel maggio 2022, e quindi in appello nell’aprile 2023. Il motivo? Il dominicano è stato considerato “incapace di volere”, perché malato psichiatrico. Gli è stato riconosciuto «un vizio totale di mente», come certificato nella perizia psichiatrica del processo di primo grado dal dottor Stefano Ferracuti, ordinario di Psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma. L’incarico era stato assegnato dalla Corte su richiesta degli avvocati Alice e Paolo Bevilacqua, difensori dello straniero. Ferracuti aveva ritenuto il dominicano schizofrenico e, al momento dei fatti, in preda a una «condizione di delirio persecutorio tale da escludere totalmente la capacità di volere». Perizia, questa, che aveva ribaltato quella disposta in sede di incidente probatorio preparata dal gruppo nominato dal gip Massimo Tomassini (nell’équipe Mario Novello, psichiatra, già responsabile del Dipartimento di Salute mentale Medio Friuli). Lo studio, in quel caso, aveva concluso per una «parziale» incapacità. Ciò avrebbe significato una condanna certa.

Vista la sua pericolosità, l’imputato è stato trasferito dal carcere di Verona a una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di La Spezia.

Il ricorso per Cassazione «è un’ottima notizia per le famiglie di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. Questo significa che c’è speranza affinché venga cancellata l'ingiustizia dell'assoluzione e che Meran possa scontare la pena per il duplice omicidio», è il commento dell’avvocato Valter Biscotti che rappresenta la parte civile Fervicredo, l’Associazione feriti e vittime della criminalità e del dovere. Biscotti, parlando anche a nome delle altre parti civili, ha annunciato che saranno depositate memorie a sostegno del ricorso del procuratore generale.

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