Mensa universitaria, arriva la svolta La Cciaa pronta a finanziare la cucina

Il rettore dell’UniTs Di Lenarda: «Investimento di grande intelligenza». Si punta anche a potenziare trasporti e alloggi
Bumbaca Gorizia 05_11_2019 Mensa universitaria università via Alviano © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 06.12.2019 mensa universitaria via Alviano © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05_11_2019 Mensa universitaria università via Alviano © Foto Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 06.12.2019 mensa universitaria via Alviano © Foto Pierluigi Bumbaca



Entra un nuovo attore nel busillis della mensa all’interno del polo universitario di Gorizia: è la Camera di commercio Venezia Giulia, che si candida a dare una soluzione definitiva al problema del polo, nel cui complesso sono contemplate le attività dei due atenei regionali, l’Università degli Studi di Trieste e quella di Udine.

Quella della mensa è una questione che si trascina da anni: dopo la realizzazione di un refettorio all’interno del polo di via Alviano sono state ben tre le gare d’appalto per i servizi di ristorazione indette dall’Ardiss, l’agenzia regionale per il diritto agli studi superiori, tutte andate deserte perché comportavano un rischio d’impresa troppo elevato. Senza cucina in loco infatti e senza uno storico che desse conto dei pasti consumati l’azienda che si fosse aggiudicata la gara avrebbe dovuto produrre i pasti in altro luogo e somministrarli nella mensa universitaria entro un’ora dalla produzione: tutti i pasti non consumati avrebbero rappresentato per l’impresa appaltatrice una perdita netta. Ora la Camera di commercio intende intervenire con uno stanziamento ad hoc, la stima è di qualche centinaio di migliaia di euro, per la realizzazione di una cucina in loco: la proposta, avanzata dal presidente Antonio Paoletti nell’ultima riunione della Giunta camerale, è stata accolta pienamente e l’organo camerale ha dato mandato al presidente e al segretario generale, Pierluigi Medeot, di verificare e concordare con i due rettori di Trieste e Udine, nonché con gli attori di riferimento del territorio, le azioni da mettere in campo per dare una soluzione definitiva al problema, molto sentito dagli studenti che frequentano i corsi di laurea a Gorizia.

«La disponibilità della Camera di commercio a farsi carico della creazione della cucina per la mensa del polo di Gorizia è un segnale molto positivo e un investimento di grande intelligenza, perché la presenza di un’offerta universitaria, che stiamo supportando mettendo in campo una didattica di alto livello, è un prezioso valore aggiunto per la città, ma va legata alla creazione di servizi di qualità per gli studenti», evidenzia il rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda. Sciolti positivamente i nodi tecnici della questione – è già stata verificata la fattibilità del piano – ora gli attori coinvolti puntano a una soluzione in tempi brevi, compatibilmente con i percorsi amministrativi che si dovranno intraprendere.

Ma non è finita qui, perché la Camera di commercio intende intervenire anche sugli altri ambiti ancora critici che riguardano i servizi per gli studenti universitari. «L’offerta dev’essere ristorativa ma anche logistica, con l’attivazione della tanto richiesta navetta di collegamento con il centro – afferma il presidente Antonio Paoletti –. Sono proposte in linea con l’importante apporto socio-economico che il polo universitario riversa sul tessuto cittadino e non solo. L’istituzione camerale crede e ha sempre creduto nella valenza e rilevanza dell’insediamento universitario». «A breve incontreremo il sindaco e l’assessore competente in materia per discutere della questione trasporti e per valutare anche come aumentare la disponibilità di alloggi per gli studenti universitari: stiamo ragionando sull’utilizzo dei piani attualmente non ristrutturati dell’edificio di via Alviano», sottolinea il rettore dell’ateneo triestino.

Dal 1989 a oggi l’ente camerale goriziano tramite il Fondo Gorizia ha investito quasi 26 milioni di euro per l’infrastrutturazione e i servizi delle due realtà universitarie, quella dell’ateneo di Trieste in via Alviano e quella dell’ateneo di Udine in via Diaz. Un ruolo fondamentale in questi anni è stato svolto anche dal Consorzio universitario di Gorizia, che è intervenuto soprattutto a sostegno dell’acquisto di impianti, attrezzature e arredi funzionali ai laboratori e ai corsi di studio in genere per quasi un milione di euro. –



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