Meno avventori in strada e pochi eccessi alcolici: la stretta anti-alcol a Trieste fa centro
TRIESTE Un venerdì sera trascorso tutto sommato senza eccessi, con un’unica lite tra ventenni, seguita da un arresto, e un minor numero di giovani e giovanissimi in giro nel cuore della movida triestina. Nonostante il bel tempo infatti le zone simbolo del divertimento, da via Torino al Viale fino a Barcola, sono state interessate da un flusso di avventori meno intenso rispetto a quello del weekend precedente. Circostanza sulla quale, forse, può aver pesato l’entrata in vigore della nuova ordinanza del Comune che, appunto da venerdì scorso fino al 31 luglio, vieta la detenzione di alcol lontano dai locali dalle 22 alle 5, in una fascia della città ben precisa, che copre l'area dalle Rive fino a Miramare e altre zone centrali. Un’ordinanza “temuta”e rispettata al punto che non sono state registrate né infrazioni né sanzioni.
Ma se nella prima parte della serata è filato tutto liscio, verso l’una che la tranquillità di via Torino è stata interrotta da una lite, che poteva trasformarsi in rissa. Protagonisti due ragazzi: un croato del 1998, residente a Trieste, e un italiano del 2000. A intervenire per primi sono stati gli steward “arruolati” dagli esercenti di via Torino. Gli addetti alla sicurezza hanno poi chiamato la polizia. All’arrivo della Volante - un'ora dopo che i poliziotti avevano terminato il servizio di monitoraggio della zona, anche con la presenza di un’automobile -, lo straniero che aveva scatenato gli animi, si è mostrato insofferente e violento, al punto che, nel trasporto in Questura per il compimento degli accertamenti necessari, dopo aver colpito ripetutamente con calci il finestrino posteriore dell’autovettura di servizio, ha rotto il vetro, provocandone il distacco totale. È stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. L’altro ragazzo coinvolto nella lite è stato denunciato a piede libero, perché risultato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 13 centimetri.
Ma, fanno sapere dalla Questura, al netto di questo episodio, le strade dedicate alla movida non hanno dato luogo a problemi significativi. Merito, viene spiegato, probabilmente di un concorso di cause: «Una maggiore attenzione da parte degli esercenti, l'implementazione di steward (in via Torino, ndr), la chiusura di tre locali (in seguito a un provvedimento del questore degli scorsi giorni, che non c’entrano con la movida, ndr)».
Ma a rendere meno agitato lo scorso venerdì è stata anche, come detto, l’ordinanza del Comune, rispettata quasi ovunque. La maggior parte delle persone, in via Torino così come in viale XX Settembre, passeggiavano, come richiesto dal documento, senza drink in mano, eccetto nelle pertinenze dei locali dove erano stati acquistati. Regole che non sono valide per la consegna a domicilio e che potrebbero decadere in anticipo qualora lo stato di emergenza Covid si concludesse prima del 31 luglio. Il provvedimento, richiesto dalla Prefettura al Comune durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica avvenuta lo scorso giovedì, è entrato in vigore già il giorno successivo, in seguito all’ok del sindaco Roberto Dipiazza. Alla sua origine c'è la necessità di evitare assembramenti ma anche la possibilità che il vetro diventi una potenziale arma durante un’eventuale rissa. —
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