Meningite, in Fvg 45 sottoposti a profilassi

La Direzione salute: ma non c’è alcun motivo di preoccupazione. Rientrato l’allarme per la ragazza ricoverata a Udine
Provette per le analisi di laboratorio in una foto di archivio
Provette per le analisi di laboratorio in una foto di archivio

TRIESTE. L’allarme è rientrato: niente meningite - hanno confermato gli accertamenti diagnostici - per la ragazza ricoverata all’ospedale di Udine con sintomi compatibili con la patologia al rientro verso l’Italia dopo la Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. In ogni caso, afferma la Direzione Salute della Regione Fvg, «tutti i ragazzi che hanno viaggiato sullo stesso pullman della giovane» romana poi deceduta, «complessivamente 45 persone, sono stati sottoposti a profilassi antibiotica».

 

Udine, rientra l'allarme meningite: escluso un nuovo caso
Un momento della Giornata mondiale della gioventù a Cracovia

 

I timori hanno indotto «moltissimi giovani di rientro da Cracovia a rivolgersi ai Pronto soccorso e ai dipartimenti di prevenzione, anche del Fvg. Molti sono corregionali che hanno partecipato alla Gmg». A Udine, al dipartimento di prevenzione, sono state viste una cinquantina di persone: «Una quarantina si sono rivolti all'ospedale di Tolmezzo, altrettanti a quelli di Trieste». In genere si sono recati nelle strutture sanitarie «solo per essere rassicurati e informati», così come a Trieste, conferma il direttore della struttura Igiene e sanità dell'Aas1, Fulvio Zorzut, è giunta «qualche decina di telefonate per avere informazioni sul da farsi».

Poiché nessuno presentava sintomi - prosegue la Direzione salute - «a tutti è stata consigliata una sorveglianza attiva, con invito a rivolgersi nuovamente al medico curante o al pronto soccorso se dovessero presentarsi dei sintomi. In generale, quindi, nessuno di questi è stato sottoposto a profilassi antibiotica preventiva, opportuna solo se vi siano stati contatti stretti con le persone malate. Sorveglianza attiva è stata consigliata comunque a tutti i ragazzi che hanno partecipato alla Gmg e i cui nomi, per i residenti in Fvg, sono stati acquisiti dalle autorità sanitarie regionali». A ieri nell’ospedale di Udine rimaneva sotto osservazione «un solo ragazzo che viaggiava su un pullman diretto a Foggia». Ma «non vi sono motivi di allarme».

«Noi come Diocesi di Trieste - dice don Andrea Mosca, incaricato della Pastorale giovanile - non appena saputo della povera ragazza abbiamo immediatamente contattato l’Azienda sanitaria concordando il da farsi: tutti i ragazzi sono stati convocati, malgrado - precisa - nessuno presentasse alcun sintomo, per la copertura antibiotica preventiva». Anche il gruppo di Trieste, infatti, aveva fatto sosta la scorsa settimana nella Casa Italia, quartier generale a Cracovia del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Cei.

Nessuna preoccupazione, fa sapere l’Arcidiocesi di Gorizia, «per i quasi 140 pellegrini goriziani» rientrati: «La visita a Casa Italia per il gruppo isontino è avvenuta martedì scorso, prima della presenza dei pellegrini romani fra cui la giovane che purtroppo ha perso la vita».

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