Memorial per “Butti” Staranzano ricorda il 25enne scomparso

STARANZANO. Gli amici non lo hanno dimenticato. Lui, “Butti” vive ancora nei loro cuori. Anche se un destino insensato e spietato lo ha strappato presto, troppo presto, all’amore dei suoi cari. Rivivrà Andrea Buttignon, il ragazzone staranzanese rimasto vittima lo scorso luglio di uno choc anafilattico, nelle canzoni e nei tiri al pallone che il paese e soprattutto gli amici di una vita gli dedicheranno il prossimo 5 giugno, in uno speciale memorial.
A organizzare l’evento, per il quale il Comune, come preannuncia l’assessore alla Cultura Matteo Negrari, concederà il patrocinio e l’utilizzo dello stadio comunale è stata l’associazione “Tutti per Butti”, che su Facebook ha già inoltrato gli inviti, auspicando la più ampia partecipazione possibile. Nella giornata, una domenica, si terrà «un torneo di calcio triangolare con musica, grigliata, panini e birra». In serata si esibiranno anche i nostrani Thc, mentre il ricavato verrà devoluto in beneficenza.
Colpito da uno choc anafilattico la scorsa estate, Andrea Buttignon, 25enne di Dobbia, era spirato tra i boschi di Forni di Sopra, dove si era recato in giornata. Per lui si era mobilitato anche l’elisoccorso, ma quanto il mezzo era atterrato il giovane era già in arresto cardiaco. Qualche minuto prima, il medico di base di Forni di Sopra, Maurizio Blarzino, primo operatore sanitario a intervenire sul luogo delle tragedia, gli aveva iniettato l’adrenalina. Ma tutto era stato vano, anche la rianimazione cardiopolmonare dei soccorritori del 118. Il giovane, accasciato sul pavimento del bagno di un ristorante, il Nuoitas, era ormai privo di sensi.
La maledetta banalità di una puntura di vespa, a “Butti”, allergico al veleno di quell’insetto, era stata fatale. Perché con sé non aveva l’antidoto, la fiala di adrenalina. Per giorni Staranzano aveva pianto la giovane vita spenta nel mezzo di una giornata spensierata, trascorsa con la fidanzata e sua madre tra i rilievi della Carnia. Una folla aveva preso parte ai funerali. Si era sciolta in un oceano di lacrime. “Butti” era la classica colonna portante di ogni compagnia di ragazzi, descritto da tutti come uno dalla battuta pronta, il sorriso sulle labbra. Un grande appassionato di calcio. Una persona che non si può scordare.
«Quanto gli amici stanno organizzando è una cosa bella - sottolinea Negrari -, tanto più che una delle passioni di Andrea era proprio il calcio. Ricordo che già il giorno del funerale si pensava a un memorial e sono felice si possa realizzare, pur nella tristezza della scomparsa di un ragazzo che troppo presto ci ha lasciati». «Gli amici - conclude - sono stati molto bravi a organizzare l’iniziativa e credo che anche una rappresentanza del Comune, intenzionato a concedere il patrocinio e lo stadio comunale, vi prenderà parte».
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