Memorandum Italia-Cina: il patto fra Porto di Trieste e Cccc sullo sviluppo della rete ferroviaria

Oggi il varo dell’alleanza all’interno del quadro complessivo. Poi 90 giorni di tempo per i piani concreti
Foto Bruni 14.12.12 Autorità Portuale TS:il porto commerciale e la ferrovia
Foto Bruni 14.12.12 Autorità Portuale TS:il porto commerciale e la ferrovia

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ROMA. Il momento è arrivato. Sarà Villa Madama la cornice del varo dell’alleanza tra Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico orientale e China communications construction company. Nonostante le perplessità leghiste degli ultimi giorni, arriva il via libera alle intese sui porti di Trieste e Genova che, da quanto è dato a sapere, sono già state formalizzate attraverso scambi di mail. L’ufficializzazione avverrà soltanto nella mattinata di oggi e soltanto dopo la firma che il primo ministro Giuseppe Conte e il presidente Xi Jinping apporranno sul Memorandum of understanding che ha portato Trieste alla ribalta mondiale davanti all’interesse cinese sul suo scalo.



Come anticipato dal Piccolo, l’intesa sul porto giuliano non riguarda l’uso di banchine e ormeggi ma prevede l’inserimento di Cccc all’interno del progetto ferroviario Trihub e una serie di possibilità che l’Autorità portuale potrà giocare fra Europa centrale e Cina.

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Il memorandum dà novanta giorni affinché Autorità portuale, Rete ferroviaria italiana e Cccc decidano nel concreto le forme di collaborazione nel previsto rafforzamento delle infrastrutture ferroviarie che si snodano fra Trieste, Villa Opicina e Cervignano.

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Il piano nasce in contesto comunitario, poiché fa parte della lista di progetti messi sul tavolo da Roma nella Eu-China connectivity platform, creata proprio per immaginare forme di cooperazione tra Bruxelles e Pechino nell’ambito delle infrastrutture di trasporto.

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Zeno d'Agostino, presidente d'Autorità di Sistema portuale dell'Adriatico orientale .

L’Autorità portuale potrà di contro partecipare all’operazione che vede Cccc impegnata per dare vita all’interporto di Kosiče in Slovacchia.

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Il Porto di Trieste potrà infine sviluppare in Cina progetti di piattaforme logistiche non ancora precisati.

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Lasorte Trieste 13/06/17 - Porto, Molo VI


Il presidente Zeno D’Agostino è chiuso nel più stretto riserbo, come d’altronde chiesto espressamente dai governi italiano e cinese a tutti gli attori coinvolti negli accordi che verranno sanciti oggi.

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epa06794858 Italian Prime Minister Giuseppe Conte (R) with US President, Donald J. Trump, at the G7 Leaders Summit in Charlevoix, Canada, 08 June 2018. EPA/FILIPPO ATTILI / CHIGI PALACE PRESS OFFICE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

D’Agostino è a Roma da giovedì sera e nella capitale sono stati avvistati anche l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono, il presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri, il numero uno del Gruppo Danieli Giampiero Benedetti e la presidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli.



Il governatore Massimiliano Fedriga tranquillizza intanto sulla portata dell’intesa relativa a Trieste: «Conosco molto bene il progetto della Via della Seta per quanto attiene al porto di Trieste, che non riguarda concessioni a società cinesi, ma un investimento ferroviario finanziato per la stragrande maggioranza da Rfi, quindi con maggioranza assolutamente pubblica».

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sterle trieste porto nuovo

Per Fedriga, «quello che ci interessa è favorire il passaggio di traffici dalla Cina e verso la Cina attraverso il porto di Trieste e tutto il Fvg. L’alternativa è che questi traffici vadano in altri porti europei.

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Questo è un accordo e non è un contratto: ovviamente se si andrà verso un contratto si seguirà la normativa italiana ed europea». —



 

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