Melania Trump fa licenziare l’influente consigliera croata
ZAGABRIA È la prima “vittima” di Melania Trump, la first lady americana e per i Balcani è una “vittima illustre”. Stiamo parlando di Mira Radielović Ricardel silurata dal suo posto di vice consigliera per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America, per intenderci era la vice di John Bolton. Una brutta notizia soprattutto per la Croazia. Amica dell’attuale presidente Kolinda Grabar Kitarović negli anni Novanta è stata una delle principali lobbiste a favore dell’indipendenza dell’ex repubblica jugoslava e, successivamente ha anche tessuto i legami militari tra Washington e Zagabria sul piano militare quale consigliera dell’influente senatore repubblicano Bob Dole.
Aveva ottimi rapporti con l’allora ministro della Difesa della Croazia Gojko Šušak a sua volta stretto collaboratore dell’ex presidente nonché padre-padrone della Croazia, Franjo Tudjman. Fondamentale l’appoggio della Ricardel offerto alla Croazia durante gli anni di guerra senza dimenticare il suo ruolo anche per l’indipendenza della Bosnia-Erzegovina. E, non dimentichiamo, che nella decisiva, per la vittoria finale sui serbi, Operazione Tempesta condotta dall’allora generale, il mitico Ante Gotovina sul campo operavano diversi “consiglieri militari” a stelle e strisce”.
La lite che ha determinato la sua epurazione con Melania risale all’ultimo viaggio compiuto dalla first lady, nata in Slovenia, in Africa. Accompagnata anche dalla Ricardel durante il soggiorno nel continente nero ci sarebbero stati diversi dissapori tra le due culminati in quello sull’aereo che trasportava Melania di ritorno negli Stati Uniti.
Qui, secondo alcuni testimoni, ci sarebbe stata una vera e propria sfuriata della first lady contro Ricardel perché quest’ultima si sarebbe seduta in aereo nel posto sbagliato, quello, per intenderci, che sarebbe spettato, per rango, a Melania, la quale, una volta ritornata alla Casa Bianca l’avrebbe “denunciata” al marito Donald Trump il quale non aspettava altro per licenziarla. Ricardel, infatti, era già da un po’ nel mirino dell’uomo più potente del mondo secondo il quale si sarebbe resa colpevole anche di fornire informazioni sulla squadra presidenziale ai nemici democratici.
Mira Radielović Ricardael è nata in una famiglia di profughi croati nel 1960 a Pasadena. Il padre, all’età di sedici anni, è riuscito a uscire vivo dalla strage di Bleiburg, oggi in Austria, perpetrata dai partigiani di Tito contro gli ustascia croati in fuga dal Paese dopo la disfatta militare.
L’uomo è così fuggito negli Stati Uniti trovando casa a Pasadena dove la Ricardel è nata. Lei non ha mai dimenticato le proprie radici croate, parla correntemente la lingua del Paese d’origine della sua famiglia e come vice del segretario alla Difesa Donald Rumsfelòd, sotto l’amministrazione di Goerge Bush, si è impegnata in prima persona per gli aiuti militari alla Croazia e per il suo ingresso nella Nato.
Si vocifera a Washington che Ricardel sia stata determinante anche nella decisione del Congresso Usa di regalare proprio all’esercito della Croazia, di recente, oltre agli elicotteri Kiowa Warrior anche due micidiali Black Hawk.
Probabilmente è collegata anche all’appoggio Usa alla cosiddetta iniziativa dei Tre mari, una unione di dodici Paesi dal nord-est al sud-est dell'Europa che tocca, appunto, tre mari: il Baltico, il Nero e il Mediterraneo. La lista comprende Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Slovenia, Croazia, Romania e Bulgaria. tra Croazia, Polonia.
Nell’ultima visita della presidente Kolinda Grabar Kitarović negli Usa, Ricardel era stata il grande mentore di Zagabria nei confronti di Trump. Ora Zagabria è orfano dell’amica dello Zio Sam.
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