Melania finisce sul poster: «Con l’inglese vai lontano»

A Zagabria una scuola di lingue ha usato il volto della First Lady per pubblicizzare i suoi corsi. Diffida da parte dell’avvocato della signora Trump: cartelloni rimossi

ZAGABRIA. «Immagina fino a dove puoi arrivare con un po’ di inglese». Lo slogan, associato a un primo piano della First lady americana Melania Trump in bella evidenza su un maxicartellone pubblicitario, ha rapidamente varcato i confini nazionali. E ha fatto arrabbiare l’interessata. Comparso qualche giorno fa nel centro di Zagabria, il cartellone reclamizzava una scuola di lingue privata, l’Americki Institut (Istituto americano), che offre «piccoli gruppi» e «insegnanti madrelingua» a chi vuole migliorare il proprio inglese. Ma i cartelloni sono finiti anche sul Washington Post; e un avvocato di Melania Trump ha chiesto che fossero rimossi, minacciando azioni legali. Ieri i cartelloni sono stati smontati.

Ma era «una campagna positiva, non certo negativa», ha assicurato Ivis Burić, una portavoce della scuola: «Ci sono diverse opinioni su Melania Trump, ma resta il fatto che lei è ora la First lady - ha spiegato - Ha dovuto lavorare molto, anche tenendo discorsi in inglese e parlando davanti a folle immense in una lingua per lei straniera».

L’ambasciatrice Usa scelta da Melania per la “sua” Slovenia
04/06/2017 Washington, la first lady Melania Trump esce dalla sua residenza per partecipare al ricevimento al Ford's Theatre

Lo stesso cofondatore della scuola, Brett Campbell, ha assicurato al quotidiano Vecernji List che l’obiettivo principale della trovata di marketing era ricordare alla gente «l’importanza delle lingue» e «quanto la conoscenza sia essenziale per il successo internazionale». Insomma, nessuna presa in giro, secondo l’Americki Institut, ma, al contrario un omaggio a Melania Trump, che parla cinque lingue (inglese, francese, serbo-croato e tedesco, oltre allo sloveno) e che dalla piccola Slovenia, dov’è nata nel 1970 col nome di Melanija Knavs, ha effettivamente fatto molta strada.

La First lady comunque non ha gradito l’uso della propria immagine a fini pubblicitari e tantomeno lo slogan. L’avvocatessa di Melania Trump, Nataša Pirc-Musar, dopo avere sostenuto che «la legge croata e il codice pubblicitario non permettono a nessuno di usare la foto di una persona a scopi pubblicitari senza il proprio consenso», si è detta ieri pomeriggio «soddisfatta che la scuola abbia ammesso di aver violato la legge e si sia detta pronta a rimuovere i cartelloni pubblicitari». E ha precisato ai microfoni dell’Associated Press che «stiamo ancora analizzando le eventuali futuri misure legali». Quanto basta per impensierire l’Americki Institut di Zagabria, la cui portavoce ha ripetuto che la pubblicità è stata «fraintesa» e che in nessun modo si voleva «prendere in giro la First lady».

Non è del resto la prima volta che Melania Trump ricorre ai suoi avvocati per proteggere la propria immagine contro un uso improprio, fatto soprattutto nella sua Slovenia. Subito dopo l’elezione di Donald Trump infatti nel paesino di Sevnica - dove è cresciuta - così come nel resto del paese, l’orgoglio dei suoi compatrioti ha portato al fiorire di diversi prodotti denominati “Melania”. Il primo è stato l’albero di Natale installato dal Comune di Lubiana, che però non avendo carattere commerciale non ha fatto discutere. Diversa la storia della torta Melania che la pasticceria Julija aveva realizzato con crema al cioccolato bianco, caramello e mandorle: dopo l’arrivo puntuale della diffida da parte dell’avvocatessa Pirc-Musar e il nome è stato ritirato. Stessa sorte per tutta una serie di altri tentativi: la stampa locale parla di panini, vini e perfino di pantofole “Melania”.

A sfuggire all’azione dei legali resta dunque solo il turismo, che in Slovenia sta vivendo un “effetto Melania” con un aumento di visitatori in arrivo dagli States (e le agenzie turistiche hanno già promosso dei tour «sulle tracce della First Lady»). Ma a beneficiare dell’effetto Melania è stata anche la “potica”, la putizza, dolce tipico della tradizione slovena (preparato anche nella Venezia Giulia) balzato agli onori della cronaca internazionale grazie a una battuta di Papa Francesco, che a Melania - durante l’udienza in Vaticano lo scorso maggio assieme al marito presidente - aveva chiesto se per Donald preparasse appunto la putizza. Da allora la “Slovenska potica” mira addirittura a diventare una “specialità tradizionale garantita” (Stg) nell’Ue.
 

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