Mega officina nel cantiere di Monfalcone: cambia volto il rione di Panzano

Un gigantesco capannone incombe su via Bonavia nell’area del parco lamiere. Fincantieri adegua gli impianti produttivi
Nella giungla di gru (grue per i vecchi cantierini e nell’eccellente libro “La tuta gialla) svetta il campanile del duomo. In una simbiosi ineluttabile nella città dei cantieri. E delle navi. Foto Bonaventura
Nella giungla di gru (grue per i vecchi cantierini e nell’eccellente libro “La tuta gialla) svetta il campanile del duomo. In una simbiosi ineluttabile nella città dei cantieri. E delle navi. Foto Bonaventura

MONFALCONE Un nuovo gigantesco capannone con una facciata aperta nell’area del parco lamiere del cantiere. Ha preso forma in pochi mesi, impossibile non notarlo da chi percorre via Bonavia. Fincantieri si adegua alle nuove esigenze produttive per aumentare l’efficienza nella costruzione delle navi e i nuovi manufatti cambiano la fisionomia e la stessa “skyline” del rione di Panzano.

Ma non si tratta dell’unico intervento realizzato all’interno dello stabilimento. Nell’ambito dello stabilimento di Monfalcone. «Per sostenere l’imponente carico produttivo, Fincantieri ha programmato da tempo l’esecuzione di una serie di interventi volti ad aumentare l’efficienza del processo produttivo – spiega la stessa azienda – la qualità del prodotto, la sicurezza dei lavoratori e a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del sito. Verranno rese disponibili maggiori aree coperte per operare in condizioni di maggiore comfort ambientale, sicurezza e maggiore efficienza grazie ad una riorganizzazione in chiave innovativa e moderna delle attività».

Nella giungla di gru (grue per i vecchi cantierini e nell’eccellente libro “La tuta gialla) svetta il campanile del duomo. In una simbiosi ineluttabile nella città dei cantieri. E delle navi. Foto Bonaventura
Nella giungla di gru (grue per i vecchi cantierini e nell’eccellente libro “La tuta gialla) svetta il campanile del duomo. In una simbiosi ineluttabile nella città dei cantieri. E delle navi. Foto Bonaventura


Sono in via di completamento infatti tutta una serie di nuove officine coperte (una quella visibile apunto da via Bonavia) attrezzate con criteri più moderni in termini di ergonomia, produzione cosiddetta “snella” e automazione. L’azienda cantieristica infatti vuole portare ai massimi livelli di efficienza anche concetti ambientali come quelli dell’illuminazione, delle emissioni, dell’isolamento termico ed acustico.

Internamente l’obiettivo è quello di dotare le nuove officine di nuovi sistemi di sollevamento (alcuni pezzi sono già visibili anche dall’esterno) per il supporto alla produzione e lo spostamento di grandi manufatti di scafo. Grandi tralicci gialli delle gru sono già visibili anche dall’esterno.

Ma ci saranno anche interventi interni di grande rilievo e non visibili dall’esterno. Dal punto di vista dell’efficienza poi, le linee di produzione di scafo, informa Fincantieri, saranno integrate con nuove stazioni automatiche e semi-automatiche innovative ad elevato contenuto tecnologico per incrementare la produttività e la qualità delle lavorazioni.

In considerazione poi dell’incremento dimensionale delle navi in costruzione e del serrato programma produttivo nel cantiere di Panzano, prossimamente sarà installata una nuova moderna gru a servizio della seconda banchina di allestimento.

Il potenziamento degli interventi in alcune aree del cantiere di Monfalcone in realtà è iniziato circa 3 anni fa partendo dalla necessità di effettuare attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di certe zone del sito con la volontà di procedere anche a migliorie dal punto di vista estetico sia nella zona esterna che interna dello stabilimento. Al nuovo ingresso, la cui struttura metallica è stata trattata e ripitturata sono state installate delle rastrelliere che ora possono ospitare 2. 000 biciclette.

È stata rifatta la base della torre per evitare distacchi dell’intonaco verso il marciapiede all’esterno del cantiere. Sono stati sistemati i parcheggi tra le due portinerie ed eseguiti lavori di manutenzione e pitturazione sui muri perimetrali vicino al monumento dei Caduti tra Via Bonavia e Piazzale Cosulich.

Ed è stata completamente ristrutturata l’ex-salderia “A” (oggi officina prefabbricazione A) realizzata tra il’56 e il’57 per servire l’allora nuovo scalo gigante. È stata ripitturata in grigio scuro/bianco con le stesse tonalità dei nuovi edifici in cantiere come il 111 e 112 dove si trovano gli spogliatoi e il 42 dove vengono eseguite attività di sabbiatura e pitturazione. —

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