Mediocredito: “sì” della Regione ai privati
TRIESTE. Le grandi manovre sul Mediocredito Fvg sono cominciate. Il riassetto dell'azionariato emerso in queste ore fra i grandi soci e il management si sta delineando con l’ingresso di un socio privato forte. Massimo Paniccia, presidente della Fondazione CRTrieste e secondo azionista dell’istituto con il 30,50%, ha anticipato ieri al Piccolo che all’interno di un «percorso condiviso» fra i grandi soci si è aperta una trattativa con Iccrea Holding, la capogruppo del sistema delle banche di credito cooperativo (che attraverso il network regionale delle Bcc è già presente nel parterre dei soci con il 4,39). Il colosso del credito cooperativo è pronto a considerare un’alleanza con il Mediocredito e, di più, ad assumere la leadership gestionale. Non esiste, e in qualche modo è addirittura ovvio per un partner industriale del profilo di Iccrea, un ruolo da comprimario.
Nelle ricostruzioni di queste ore si parla di un possibile ingresso di Iccrea Banca, che acquisirebbe daprima la quota in mano alla Fondazione CRTrieste e a seguire quella della Regione (che tramite la Finanziaria Mc dispone del 54,8%). La trattativa -secondo Paniccia- potrebbe chiudersi nel primo semestre dell’anno. L’ingresso di un socio forte nel Mediocredito «rientra negli indirizzi strategici della Regione», sottolinea l’assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni. «Siamo in una fase esplorativa iniziale. Fra Iccrea Holding, un player di notevole peso nazionale, e Mediocredito Fvg esiste una naturale attrazione e complementarietà» commenta Peroni. La Regione sarebbe pronta a cedere il controllo? «Non abbiamo oggi alcun motivo per immaginare un'uscita totale o solo in parte dal capitale dell’istituto. Abbiamo partecipato all’ultimo aumento di capitale perché crediamo in un progetto di rilancio». Una visione che Peroni definisce keynesiana anche se «non si può escludere una uscita dal capitale in futuro».
Peroni richiama poi esplicitamente la legge di stabilità appena varata, che contiene disposizioni più stringenti in materia di finanza pubblica: «Troveremo il modo di adeguarci. Oggi l’esigenza prioritaria del Mediocredito -sottolinea Peroni- doveva essere la costruzione di un sistema di alleanze per non subire un rischio di isolamento. L’istituto ha ritrovato dinamismo. É stata fatta una ricognizione sulla governance. Vedremo a quali condizioni potrà maturare un eventuale ingresso di Iccrea». Di fatto un ulteriore intervento del socio pubblico, nella necessità di nuovi aumenti di capitale, potrebbe trovare un ostacolo insormontabile nella Direzione Ue alla concorrenza: «Mediocredito ha un ruolo centrale nel nostro disegno strategico. Abbiamo ricapitalizzato non solo per ragioni di tutela emergenziale dell’istituto. Crediamo nel futuro della banca».
Dal quartier generale di Iccrea si guarda con attenzione al pre-negoziato in corso con Fondazione CrTrieste, nella convinzione di poter giocare un ruolo di primo piano. Enrico Duranti, direttore generale di Iccrea Banca Impresa, l'istituto corporate del Credito cooperativo controllato da Iccrea Holding, conferma interesse per un ingresso in Mediocredito Friuli Venezia Giulia: «Ci sono stati colloqui preliminari per individuare forme di aggregazione fra il mondo del credito cooperativo e il Mediocredito Fvg senza snaturare la funzione storica dell’istituto regionale. Iccrea Holding non è interessata a fare acquisizioni e stiamo pensando a forme diverse di alleanza». Frase che fa subito immaginare l'ipotesi di un concambio azioni contro azioni, per cui i soci di Mediocredito scambierebbero i loro titoli con azioni di Iccrea.
Oggi il Credito cooperativo opera in regione tramite le Bcc mentre Iccrea Banca Impresa segue le operazioni di tipologia più sofistica e più dedicata al mondo dei mercati finanziari. Ma con quale peso nel capitale, in termini di quote, immagina questa alleanza con il Mediocredito Fvg? «Il Mediocredito Fvg -chiarisce Duranti - rappresenta un modello che in Italia ha un equivalente solo nell’istituto del Trentino. La presenza del socio pubblico è indispensabile proprio per garantire l’indipendenza dell’istituto». Duranti non si sbilancia sulle modalità di un ingresso di Iccrea nel capitale ma è chiaro che il sistema delle banche di credito cooperativo vuole poter contare: «É prematuro parlarne. Di fatto il credito cooperativo regionale delle Bcc è già il terzo socio del Mediocredito con una quota del 4,39%». Duranti sottolinea che «per creare una sinergia di questo tipo serve tempo». Il «ragionamento» con la Regione e la Fondazione CRTrieste è già iniziato «per capire in quale prospettiva Iccrea Banca può fornire un servizio alle imprese del Fvg rafforzando la sostenibilità finanziaria del Mediocredito Fvg. Cerchiamo di maturare percorsi di sviluppo interessanti». Duranti sottolinea che credito cooperativo e Mediocredito Fvg possono garantire assieme «strumenti importanti per le imprese con una offerta di prodotti e di servizi allargati». Due diligence in corso? «Stiamo guardando qualche numero». Duranti sottolinea che fra Mediocredito e Iccrea Banca, che presidia tutte le aree del leasing, si possono mettere a fattore comune diversi prodotti e servizi: «Assistiamo gli imprenditori con i servizi e la consulenza nel campo della finanza straordinaria e delle attività di sostegno all’import-export ed all’internazionalizzazione. Parliamo di progetti di finanziamento specializzati sulle necessità delle imprese e non solo il credito a lungo termine o il finanziamento per l’acquisto di capannoni o macchinari. Abbiamo una controllata nel factoring e seguiamo il settore delle fusioni e acquisizioni».
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