«Mediocredito Fvg nasconde i conti in rosso»

Forza Italia interroga Serracchiani e Peroni: «È vero che la semestrale presenta 17 milioni di perdite ed è stata secretata?»
Di Marco Ballico
ANTEPRIMA Udine 27 Aprile 2005.MEDIO CREDITO
ANTEPRIMA Udine 27 Aprile 2005.MEDIO CREDITO

TRIESTE. Forza Italia rompe il silenzio su Mediocredito Fvg. In assenza di informazioni sull’andamento della banca regionale, Rodolfo Ziberna interroga la presidente Debora Serracchiani e l’assessore Francesco Peroni sulle indiscrezioni sulla semestrale della società. Secondo quanto risulta al consigliere azzurro a fine giugno di quest’anno le perdite in via Aquileia «supererebbero i 17 milioni di euro». Ziberna spiega di essere intervenuto dopo aver atteso l’ufficializzazione della semestrale. Ma il tempo è passato, dalla banca non sono stati diffusi i numeri e le voci si sono rincorse.

Di qui la decisione di depositare in Consiglio un’interrogazione avente a oggetto “Banca Mediocredito: secretata la semestrale per celare ingenti perdite e una gestione fallimentare?”. Un interrogativo che il consigliere di Fi spiega nel dettaglio. Premesso che la Regione è socio di maggioranza di Banca Mediocredito Fvg (54,99% attraverso Finanziaria Mc dopo le due ricapitalizzazioni del 2014), considerato che «l’attuale presidenza e la giunta regionale hanno largamente enfatizzato i successi che sarebbero stati traguardati dalla banca», ricordato che gli andamenti positivi e negativi dell’istituto di credito «si riflettono anche sulle future disponibilità finanziare dell’amministrazione regionale» e infine sollecitata «la massima trasparenza», Ziberna si dice «preoccupato perché dall’avvento della nuova governance di nomina regionale la banca registrerebbe un inarrestabile tracollo, nemmeno immaginabile ai tempi della giunta Tondo».

E quindi chiede «se corrisponda al vero che i risultati della semestrale di Mediocredito Fvg sarebbero stati secretati dal cda della banca con l’intento, evidentemente, di nasconderli». E ancora «se è vero che le perdite semestrali da sole supererebbero i 17 milioni e se, nella malaugurata ipotesi che i dati fossero peggiori di quelli della semestrale 2014, sia intenzione della Regione attivare le azioni di responsabilità verso la direzione generale dell’istituto, informando anche la Banca d’Italia per i provvedimenti di vigilanza sul cda». Il forzista conclude chiedendo il risultato esatto della semestrale e, velenosamente, con una ulteriore richiesta: «Il direttore generale è ancora Narciso Gaspardo?».

Un riferimento al manager da 190mila euro lordi nel 2014 e 32 anni filati a Mediocredito Fvg che, a quanto trapelato nei mesi scorsi, si è visto prorogare l’incarico da dg fino al 31 dicembre di quest’anno contestualmente a una possibile uscita anticipata (Gaspardo è assunto a tempo indeterminato) previo riconoscimento di alcune mensilità («da 6 a 18», ha fatto sapere la banca). Una domanda dopo l’altra effetto della mancata illustrazione della semestrale. Ziberna non dimentica che nel 2014 l’informazione sul periodo gennaio-giugno arrivò il 25 settembre. In quell’occasione Mediocredito Fvg, informando tra l’altro sul credito erogato nel semestre (128,4 milioni) e sulla raccolta diretta (620 milioni), evidenziò anche che il risultato netto, pur negativo (-11,1 milioni), registrava «un netto abbattimento della perdita registrata nel corrispondente periodo del 2013, -22,9 milioni). La scorsa primavera la presidente Cristiana Compagno in una lettera aperta difendeva con orgoglio i risultati del suo primo anno di presidenza, promossi dai soci in assemblea di bilancio, a partire dal convinto sostegno della Regione. Qualche settimana dopo entrava poi nel vivo la trattativa con Iccrea, la società interessata all’acquisizione di una parte delle quote di Fondazione CrTrieste (secondo azionista di Mediocredito Fvg con il 30,5%). Trattativa, ancora in corso, su cui, parole ancora della presidente a inizio luglio, «contiamo molto per rafforzare il modello di business e poter meglio servire le imprese Fvg».

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