Mediocredito, aumento di capitale in vista: Compagno frena

La presidente: «Non abbiamo indicazioni per ora. Prima va fissato il prezzo di cessione delle sofferenze»
Cristiana Compagno
Cristiana Compagno

UDINE Un nuovo aumento di capitale di Mediocredito Fvg? Una soluzione inevitabile alla luce del quarto anno consecutivo di perdite? Cristiana Compagno rimanda tutto al dopo cartolarizzazione, l'operazione straordinaria di cessione delle sofferenze approvata dal cda. Operazione peraltro ancora da costruire nei dettagli. Ma Compagno non ha dubbi: «Per accelerare con coraggio strategico sul fronte del risanamento è necessario far uscire dal bilancio i crediti classificati a sofferenza».

Presidente, visto il pesante passivo è prossima una nuova ricapitalizzazione? Non abbiamo indicazioni per ora. Si tratta prima di definire le caratteristiche dell'operazione di cartolarizzazione.

Concretamente? Vanno fissati i prezzi di cessione. È dunque prematuro parlare di aumento di capitale. Lo si potrà fare eventualmente a valle della struttura di cartolarizzazione.

Prematuro anche capire quanti di questi 357 milioni riuscirete a cedere? Noi cediamo l'intero pacchetto di sofferenze.

Bisognerà però che qualcuno compri. Le operazioni di cartolarizzazione sono in atto nel mercato. Quando avremo la struttura precisa potremo conoscere più elementi.

Anche sulle eventuali nuove perdite contabilizzate? Un altro scenario da verificare a valle. Ora costruiamo l'operazione e cerchiamo gli investitori istituzionali. Azioni che vanno allestite secondo una procedura pubblica.

I tempi? Credo brevi. Direi qualche mese.

Che ne pensano i soci di questa svolta? Il confronto con i soci sulle necessità evolutive e pure sui problemi della banca è continuo.

Può chiarire tempi e modi della fusione con Iccrea? Abbiamo definito una road map con Iccrea. Ci saranno passi procedurali e tecnici, ma l'orientamento è sempre stato di realizzare l'operazione entro il 2016.

Sulla base di quali valori? Un passaggio ancora da definire.

Banca d'Italia e Bce che posizione hanno sulla trattativa? L'organo di vigilanza è informato da tempo della strategia. In un con testo bancario che, alla luce delle riforme in atto, vede la necessità di realizzare economie di scala, è chiaro che, come stabilito del resto nel piano industriale già nel 2014, si impone per Mediocredito Fvg un'alleanza da concretizzare entro quest'anno. Un modo per rafforzare il modello di business.

Il bilancio 2015 e la cartolarizzazione influenzeranno un piano industriale che ipotizzava il pareggio di bilancio nel 2016? L'operazione straordinaria potrà avere ripercussioni. Vedremo come riusciremo ad allestirla e come risponderà il mercato.

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