Medicina in lutto per Cortivo, ex direttore di Radiodiagnostica

Era stato fino al 2008 responsabile di dipartimento al Maggiore Il ricordo di Sinagra: «Un collega esemplare, attento ai pazienti» 
Lasorte Trieste 29 07 05 - Ospedale Maggiore - Radiologia - Paolo Cortivo
Lasorte Trieste 29 07 05 - Ospedale Maggiore - Radiologia - Paolo Cortivo

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Il mondo della medicina di Trieste è in lutto per la scomparsa di Paolo Cortivo, già direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Ospedale Maggiore fino al 2008. Classe ’44, si era laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Perugia ne febbraio del 1970. Specialista molto apprezzato sia dai pazienti sia dai colleghi, era stato anche “referee” del ministero della Salute per la valutazione dei convegni nazionali per la certificazione di Educazione continua in medicina (Ecm) in Diagnostica per immagini dal 2000. Sempre per conto del ministero della Salute Paolo Cortivo era stato responsabile dei rapporti fra la società italiana di Radiologia medica e la Federazione nazionale dei tecnici sanitari di Radiologia medica.

Per 15 anni, dal 1994 al 2008, anno della sua quiescenza, era stato anche consigliere dell’Ordine dei medici della provincia di Trieste. La carica ricoperta da Cortivo per il maggior numero di anni, ben 23, ed esattamente dal 1984 al 2008, è stata comunque quella di direttore della Struttura complessa di Radiodiagnostica degli Ospedali riuniti di Trieste.

«Cortivo - ha detto Gianfranco Sinagra, direttore del Dipartimento cardiovascolare – è stato un collega esemplare. Ha sempre educato i suoi collaboratori alla condivisione delle varie situazioni sanitarie che caratterizzavano i pazienti».

Una competenza e bravura unica. «Essendo stati vicini di reparto per vari anni all’Ospedale Maggiore – ha aggiunto Sinagra – ho potuto conoscere la competenza e la bravura del medico e, contestualmente, veder costantemente crescere la stima per l’uomo. Mi sentivo affezionato a Cortivo – ha concluso Sinagra – e purtroppo la sua lotta contro la malattia che l’aveva colto si è conclusa». —

u. sa.

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