Medici assenteisti, l’ospedale apre un’indagine bis

I due odontoiatri di Gorizia rischiano il posto. Giulio Tamburlini: «Mi è crollato il mondo addosso»
Giulio Tamburlini, il secondo da sinistra, con i colleghi
Giulio Tamburlini, il secondo da sinistra, con i colleghi

GORIZIA. «Rischiano il licenziamento». Samo Sanzin, l’avvocato che tutela Giulio Tamburlini e Claudia Sfiligoi, i due medici (marito e moglie) sospesi per dodici mesi per essersi assentati a più riprese durante i turni di lavoro dall’ospedale di Gorizia, lo dice a denti stretti.

 

Furbetti del cartellino, marito e moglie medici sospesi all'ospedale di Gorizia
L'ospedale San Giovanni di Dio a Gorizia

 

L’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina, attraverso il direttore generale Giovanni Pilati, ha già fatto sapere che sta per essere avviata un’indagine interna per valutare eventuali danni di immagine e economici. Il 21 marzo Tamburlini e la moglie saranno ascoltati da una commissione presieduta dal direttore sanitario facente funzioni Gianni Cavallini. L’epilogo, parallelo all’indagine della magistratura, potrebbe essere proprio il licenziamento “per giusta causa”. Anche se su questa eventualità le bocche dei vertici dell’Aas rimangono rigorosamente cucite.

Possibili scenari

«Mi è crollato il mondo addosso». È questa la frase che Tamburlini ha affidato al suo legale. L’unica frase. «Il dottore non c’è. Rientrerà nei prossimi giorni» risponde uno dei figli a chi cerca di contattare il medico.

 

Assenteismo, sospesi due medici a Gorizia

 

Prossime tappe di natura giudiziaria? Tamburlini e Sfiligoi, molto probabilmente, saranno sentiti dalla Procura nei prossimi giorni. «Vediamo, poi, come si muoverà l’Azienda sanitaria. Importante sarà quantificare le assenze ovvero il numero di ore effettive in cui i medici erano lontani dall’ospedale. Non è un dettaglio secondario. Tamburlini e Sfiligoi, in questi anni, non si sono mai risparmiati sul lavoro e fanno testo il numero di interventi chirurgici, le ore di straordinario effettuate e non retribuite, le ferie maturate e non godute» afferma Sanzin. L’avvocato non lo dice apertamente ma, a suo parere, forse potrebbe esserci una “compensazione” fra assenze e straordinari non retribuiti. E questa potrebbe essere la strategia difensiva.

 

 

Si muove l’Azienda sanitaria

Il direttore generale dell’Aas Bassa Friulana-Isontina Pilati, dal canto suo, sottolinea come la prima preoccupazione si stata quella di garantire la continuità del servizio. «Ritrovarsi con due professionisti in meno nell’organico non è di facile gestione. Per quanto ci riguarda, piena collaborazione con la magistratura. Non appena avremo a disposizione tutta la documentazione, potremo avere un quadro più chiaro. È chiaro che in questo momento l’Azienda deve anche tutelarsi». Ed è questo il motivo per cui si è dato il via a un’indagine interna dagli sviluppi, al momento, imprevedibili.

«Siamo sempre impegnati per garantire alla collettività trasparenza e rigore, prerequisiti per l’erogazione di prestazioni di qualità e sicurezza nel rispetto dell’equità dell’accesso alle cure - fa eco l’assessore regionale Maria Sandra Telesca -. Con la consapevolezza che la stragrande maggioranza degli operatori sanitari, di ogni ordine, operano quotidianamente con spirito di solidarietà e sacrificio a favore degli utenti, non posso che deprecare il comportamento di chi deroga dall’etica professionale e infrange la legge».

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