Medici assenteisti a Gorizia: 187 mila euro da pagare

GORIZIA Contestate circa 430 assenze «ingiustificate dal lavoro». Moglie e marito che dovranno pagare una cifra che si avvicina ai 200 mila euro.
A stabilirlo, nella mattinata di ieri, la Corte dei conti che ha condannato i due medici goriziani Giulio Tamburlini, già dirigente del reparto di Odontostomatologia, e la moglie Claudia Sfiligoi (pure lei nota odontoiatra). Le accuse, come si ricorderà, si erano subito rivelate particolarmente pesanti. I due si allontanavano dall’ospedale in orario di lavoro all’insaputa del direttore sanitario, dei colleghi e degli infermieri. Si recavano in banca, nei centri commerciali e, ancor più spesso, nello studio dove esercitavano la professione privatamente. A stanarli la Guardia di finanza di Gorizia.
Solo nel periodo che va da aprile a luglio 2016 «Tamburlini - si legge nella sentenza -, su un totale di 74 giornate lavorative, si è reso responsabile in 51 casi di timbrature difformi o di incongruenze mentre Sfiligoi, su un dato complessivo di 73 giornate lavorative, ha effettuato 22 timbrature irregolari o incongruenze non giustificate». In seguito all’indagine, Tamburlini rassegnò le dimissioni mentre la moglie venne licenziata: impugnò il suo allontanamento davanti al Giudice del lavoro di Gorizia che, però, rigettò integralmente il ricorso «in quanto infondato».
L’Azienda sanitaria Bassa friulana-isontina (oggi Asugi) si costituì immediatamente parte civile nel processo penale. E oggi, la stessa Azienda sarà la beneficiaria, in forza della sentenza della Magistratura contabile, di 187 mila euro. Giulio Tamburlini, infatti, è stato condannato al pagamento della complessiva somma di 169.957,14 euro, con la maggiorazione della rivalutazione monetaria riferita alla somma di 102.957,14 euro e calcolata dal 31 dicembre 2016 e degli interessi legali, sull’intera somma di euro 169.957,14 così maggiorata, «dalla data di pubblicazione della presente sentenza fino all’effettivo soddisfo». La moglie, invece, dovrà pagare 17.000 euro. Viene confermata la legittimità «dell’impugnato licenziamento».
La sentenza arriva «in parziale accoglimento della domanda della Procura regionale» che aveva formulato la richiesta di condanna per danno patrimoniale e per danno all’immagine a carico di Giulio Tamburlini pari a 434.760,43 e di Claudia Sfiligoi per 82.672,13 euro.
Essenziale, nelle indagini, l’uso di telecamere appositamente installate nei varchi di accesso e di uscita dai locali aziendali e di dispositivi elettronici per la rilevazione della posizione dei veicoli in uso ai due medici (Gps). Non secondari, scrive la Corte dei conti, i servizi di osservazione, controllo e pedinamento, eseguiti dai militari delle Fiamme Gialle. Tutto ciò «ha consentito, come risulta dai numerosi verbali presenti nel fascicolo del Pubblico ministero penale, un riscontro diretto delle concordanze e, soprattutto, delle discordanze fra le presenze effettive e le presenze risultanti dal sistema di rilevazione aziendale», si legge ancora nella corposa sentenza di 77 pagine. —
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