Medeazza e Medea sbancano il Carnevale di Gorizia

La vittoria della 24.ma edizione del Carnevale Isontino è andata, per quanto riguarda i carri, a Medeazza con “Peter Pan e il futuro che non c'è”, allegoria, come il suo titolo lascia immaginare, sulle difficoltà dell'oggi e l'incertezza del domani; in seconda posizione si è piazzata la proposta di Grions del Torre, e, in terza, quella di San Mauro. Per i gruppi, invece, il successo è andato a Medea con “Gli spaventapasseri alle Olimpiadi” con seconda posizione per la proposta della Banda del Quaiat di Romans e terza per quella di Villanova del Judrio. Ciò per decisione della giuria formata dal presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, dell'assessore comunale ai Grandi Eventi Arianna Bellan nonché da Roberto Donda, Dario Bolzan e Renzo Bidut.
Paolo Peric ha presentato l'iniziativa organizzata dal comitato Gorizia Festeggiamenti con la Pro Loco, Comune e Provincia di Gorizia. Un'iniziativa che, anche e soprattutto a giudicare dai suoi spettatori, è parsa pienamente riuscita. Il Carnevale, almeno a Gorizia, è parso vivo, vivo il suo spirito. Il meteo, come sempre, ha fatto la sua parte: non ha piovuto e tanto basti. Anche se, specie dopo le 16, il vento è salito, s'è fatto sentire eccome suggerendo a più di qualcuno di tornarsene a casa. Sicchè, quando sono stati annunciati (e premiati con targhe e coppe) i vincitori, poco dopo le 17, erano rimasti soltanto gli irriducibili. Pure il sindaco Ettore Romoli non ha mancato all'appuntamento, raggiungendo il palco delle premiazioni, proprio verso le 17: un palco collocato in corso Verdi, all'altezza dei Giardini pubblici. Ma, appunto, la cosa più importante è sembrata la risposta della città.
Davvero in molti hanno voluto assistere all'inizio della sfilata o posizionarsi in, per così dire, aree strategiche, a meglio osservar l'avanzare del corteo. Ad esempio, corso Italia, sulle prime, pareva più gettonato di un corso Verdi a macchie di leopardo. Pure Corso Verdi, tuttavia, non ha faticato a riempirsi di spettatori. E così, più di qualcuno ha profittato per scattare qualche fotografia, o, semplicemente, per godere, fra coriandoli e stelle filanti, fra le musiche vivaci e gli accesi colori dei protagonisti della sfilata, di una Gorizia che ha dimostrato una notevole dose di vivacità. Non a caso, più di un locale ha scelto, per l'occasione, di tenere aperto. Insomma, Carnevale, anche quest'anno, è stato pur sempre Carnevale.
Almeno a giudicare da quanto s'è visto: ce n'erano una ventina, in tutto, tra carri e gruppi, non solo di Gorizia ma anche della Slovenia, delle province di Udine e Trieste; e c'è stato anche un premio simpatia per la scuola goriziana delle Ancelle di Gesù Bambino. Soprattutto, c'è stata, ed è la cosa principale, tanto entusiasmo, tanta allegria, tanta voglia di divertirsi e di divertire, non prendendosi sul serio: proprio come il Carnevale, magari sommessamente, suggerisce.
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