Medea, nuova struttura per i disabili

Serracchiani e Redaelli hanno inaugurato la sala polifunzionale di Villa Santa Maria della pace

MEDEA. Già di per sé considerato una struttura d'eccellenza, il Centro residenziale “Villa Santa Maria della Pace”, dei padri Trinitari di Medea si è aperto ulteriormente al territorio per fondersi con altre realtà culturali esterne, in modo da poter migliorare ulteriormente la qualità della vita dei suoi ospiti. Lo ha fatto inaugurando la nuova sala polifunzionale “San Giovanni Mathia”, in cui potranno svolgere la loro attività gli ospiti dell'istituto psicopedagogico, sotto l'egida dell'associazione culturale “Il Cerchio”. Così come aprirà le sue porte per ospitare manifestazioni socio-culturale promosse da associazioni esterne, capaci di intersecarsi con l'attività che viene svolta dagli ospiti dell'istituto. A tagliare il nastro inaugurale sono stati due ospiti d'eccezione, la presidente della Regione Debora Serracchiani e l'arcivescovo Carlo Roberto Maria Radaelli, che avevano al loro fianco il padre provinciale trinitario fra Gino Bucarello e padre Pietro Lorusso, direttore del Centro di Medea. Presenti pure molte altre autorità, tra le quali l'onorevole Giorgio Brandolin, il presidente della Consulta regionale dei disabili Vincenzo Zoccaro, assieme al presidente provinciale Mario Brancati, al direttore generale dell'Ass Isontina, Gianni Cortiula, al consigliere regionale Diego Moretti, al sindaco di Medea, Igor Godeas, affiancato dal parroco mons. Mauro Belletti.

La nuova struttura, come ha ricordato Alberto Bergamin, che in veste di socio de “Il Cerchio” è stato chiamato a condurre la cerimonia inaugurale, è stata ricavata da un'ex chiesa, sconsacrata e trasformata in sala polifunzionale investendo 400mila euro, di cui 300mila concessi dalla Regione attraverso un contributo ventennale e 100mila euro messi a disposizione dai Padri Trinitari. Molti gli interventi che si sono succeduti nel corso della cerimonia, in cui la Serracchiani ha posto in risalto come la nuova sala dimostri la solidità del nostro territorio e della nostra Regione, che operando in sintonia con l'istituto di Medea si adopera per non dimenticare nessuno. L'arcivescovo Redaelli ha parlato invece di struttura d'eccellenza che dona supporto e speranza a tante persone. Nel corso della serata si sono poi esibiti la corale Renato Portelli di Mariano del Friuli, diretta dal maestro Fabio Pettarin, alcuni rappresentanti del gruppo danza “Il Cerchio” e altri gruppi, tra cui i danzerini di Lucinico.

L'incontro si è concluso con l'intervento della coordinatrice del Centro, Claudia Panteni, che ha seguito i lavori. Ora si attende l'inaugurazione, all'inizio del 2015, dell'atteso residence del Centro residenziale di Medea, “Dopo di noi”, ormai ultimato e riservato a persone con autismo grave prive di genitori, reso possibile grazie all'intervento dei Padri Trinitari e della Regione Friuli Venezia Giulia.

Edo Calligaris

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