Medaglie “fai da te” per i ministri austriaci

Si sono autoinsigniti delle onorificenze in una cerimonia svoltasi al riparo da giornalisti e fotografi
epa02826329 The funeral procession behind Otto von Habsburg's coffin during his funeral at the in Vienna, Austria, 16 July 2011. Otto von Habsburg was the oldest son of Charles I, the last Emperor of Austria, and died at the age of 98 on 04 July 2011 in his home in Poecking, Germany. He and his wife Regina, who died in 2010, will be buried in the Kaputzinergruft (Imperial Crypt) below the Capuchin Church on 16 July. In accordance with a Habsburg tradition, his heart will be taken to the Abbey of Pannonhalma, some 50km West of Budapest, Hunagry, on 17 July. EPA/HELMUT FOHRINGER EPA/ROLAND SCHLAGER
epa02826329 The funeral procession behind Otto von Habsburg's coffin during his funeral at the in Vienna, Austria, 16 July 2011. Otto von Habsburg was the oldest son of Charles I, the last Emperor of Austria, and died at the age of 98 on 04 July 2011 in his home in Poecking, Germany. He and his wife Regina, who died in 2010, will be buried in the Kaputzinergruft (Imperial Crypt) below the Capuchin Church on 16 July. In accordance with a Habsburg tradition, his heart will be taken to the Abbey of Pannonhalma, some 50km West of Budapest, Hunagry, on 17 July. EPA/HELMUT FOHRINGER EPA/ROLAND SCHLAGER

di Marco Di Blas

UDINE

Anche in Austria, come in Italia, si è di manica piuttosto larga in fatto di onorificenze, da quelle più modeste (come il nostro cavalierato) a quelle di altissimo rango, conferite a personalità illustri della politica, della scienza, della cultura, per straordinari servizi offerti alla collettività. Vi sono poi onorificenze attribuite dai Länder. Tre anni fa, per esempio, la massima onorificenza della Bassa Austria fu consegnata in una solenne cerimonia al germanista e scrittore triestino Claudio Magris. La differenza tra Italia e Austria è che qui le onorificenze ricevute non finiscono nel cassetto, ma si esibiscono orgogliosamente sul petto in tutte le cerimonie pubbliche ufficiali, ma anche in alcune manifestazioni mondane.

Al Ballo dell’opera, per esempio, al culmine del carnevale viennese, la grande sala del teatro sul Ring è tutto un scintillio di croci e stelle d’oro e d’argento, mentre i ministri – ma solo quelli in carica da almeno 5 anni – portano sotto la giacca del frac la sciarpa con i colori rosso-bianco-rosso della nazione. Le onorificenze più importanti, quelle federali, sono disciplinate da una legge del 1952 e vengono consegnate nella Hofburg dal Capo dello Stato in persona.

Del resto, a chi ha meritato l’onorificenza per i grandi servizi svolti in favore della collettività è giusto che sia consegnata dalla massima autorità dello Stato e con tutti gli onori. In questa settimana l’onore è toccato anche al cancelliere in carica e, con lui, al vicecancelliere, a cinque ministri e a un sottosegretario. In pratica, il governo al completo, meno i membri già insigniti dell’onorificenza. È parso dunque strano che l’evento sia stato tenuto quasi nascosto.

L’unica comunicazione ufficiale uscita dalla Hofburg è stata piuttosto vaga: «Il presidente federale consegna onorificenze a membri del governo». Nessun nome, nessuna spiegazione. Esclusi fotografi e giornalisti. Il mistero è durato poche ore. Si è saputo chi erano gli insigniti e chi li aveva insigniti. L’onorificenza se l’erano data da sé, con un decreto del consiglio dei ministri di cui essi facevano parte.

Lo prevede la legge che sia il governo a proporre i benemeriti al Capo dello Stato, ma dando per scontato che i destinatari siano altri. Invece i ministri del governo in carica hanno pensato di trovarsi in un self service. Non è stata una scelta facile, a quanto pare, e se ne sono vergognati, tanto da non volere giornalisti e fotografi alla cerimonia di conferimento.

Ma era un passo doloroso, che andava fatto con urgenza, per arrivare in tempo al Ballo dell’opera, a cui mancano ormai pochi giorni, e poter sfoggiare la stella dorata sul frac.

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