Mazzata sull'ex giunta Illy"Deve rimborsare 6,5 milioni"

Buonuscite e indennità eccessive per 50 ex dirigenti regionali. Nel mirino della procura della Corte dei conti l’intera giunta guidata fino al 2008 da Riccardo Illy. Danno da saldare è, in totale di 6 milioni 480mila euro. Illy dovrebbe pagare il 30% del totale, altrettanto il manager Andrea Viero
Andrea Viero e Riccardo Illy
Andrea Viero e Riccardo Illy
TRIESTE.
Buonuscite e indennità eccessive per 50 ex dirigenti regionali. Nel mirino della procura della Corte dei conti è finita l’intera giunta guidata fino a due anni fa da Riccardo Illy. Ammonta a 6 milioni 480 mila euro il conto emerso al termine di un’indagine dei finanzieri della polizia tributaria che ora il procuratore regionale Maurizio Zappatori e il vice Tiziana Spedicato, hanno notificato alla giunta che fino al mese di aprile di due anni fa ha governato il Friuli Venezia Giulia.


STANGATA
In particolare Riccardo Illy e l’ex direttore generale Adrea Viero sono stati chiamati a pagare il 60% della somma ritenuta sottratta alla Regione in parti uguali, il 30% sarà ripartito tra l’assessore Gianni Pecol Cominotto e i responsabili del personale Michele Losito e Roberto Conte. Il restante 10% sarà diviso in parti uguali tra i componenti della giunta regionale che, come si legge nell’atto formale, «risultano aver espresso voto favorevole sulle singole deliberazioni». In particolare sono stati citati Roberto Antonaz, Gianfranco Moretton, Roberto Cosolini, Entrico Bertossi, Ezio Beltrame, Enzo Marsilio, Franco Iacop, Augusto Antonucci, Ludovico Sonego e Michela Del Piero.


IL DANNO
Tecnicamente si tratta di danno erariale. Le indennità corrisposte e decise in svariate riunioni di giunta dal 2003 in poi hanno raggiunto per certe posizioni somme vicine ai 250mila euro. Cifre alle quali si è aggiunta la liquidazione prevista dal contratto di lavoro. Soldi pubblici, che per la procura della Corte dei conti, sono stati impropriamente sottratti alla Regione solo per liberare gli uffici della presenza di 50 dirigenti.


IRRAGIONEVOLE
Nella citazione la scelta dell’amministrazione regionale è stata definita «irragionevole» poiché le indennità sono state erogate senza la giusta causa e risultavano una spesa svincolata dal concetto di interesse pubblico.


ORGANICO
La Guardia di finanza nel corso degli accertamenti ha scoperto che la giunta Illy aveva sempre avuto a disposizione effettivamente un numero di dirigenti di gran lunga inferiore al fabbisogno previsto dalla pianta organica. Tant’è che molti posti vacanti poi sono stati coperti con personale esterno e con dirigenti nuovi assunti, provenienti dai concorsi banditi dopo il "repulisti". Secondo la procura della Corte dei Conti si è trattato, come emerge dall’atto di citazione, di una "mera operazione virtuale".


MEMORIE
Nei mesi scorsi gli esponenti della giunta Illy e i funzionari citati hanno presentato diverse memorie. In particolare hanno scritto che già nel 2003 la giunta aveva ravvisato "la necessità di manifestare un significativo segnale di cambiamento in un’ottica di razionalizzazione, ottimizzazione e massima efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa decidendo di avviare subito un primo riordino degli uffici che rispecchi, quanto più possibile, il nuovo disegno amministrativo".

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