Maxi-tendone addio Ora l’Eurocarnevale spera in due pedane
Maxi-tendone addio. La speranza degli organizzatori dell’Eurocarnevale, dopo che ieri mattina è stata smontata l’imponente tensostruttura di piazza della Borsa come da diffida della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici, è riposta ora in due pedane. O meglio, nell’autorizzazione che Roberto De Gioia e i suoi collaboratori sperano di ricevere oggi per poter sistemare due pedane appunto - da 10 metri per 6 l’una, altezza 50 centimetri - in piazza Unità e in piazza della Borsa. Nulla di più, «per non rischiare - spiega l’organizzatore e camaleontico politico, in Consiglio comunale attualmente sotto le insegne della Lista civica indipendente - che eventuali palchi possano risultare troppo alti o larghi» secondo i parametri di giudizio di palazzo Economo. La risposta è attesa per la giornata odierna, quando peraltro di sera le band mascherate dovrebbero esibirsi - da programma - in piazza Unità e piazza della Borsa. Domani è in calendario la grande sfilata per il centro (con ritrovo alle 14.30 in piazza Oberdan, partenza attorno alle 15, e articolazione lungo il collaudato percorso del Corso mascherato sino all’arrivo in piazza Unità). Intanto, ieri, le euromaschere hanno girato e suonato per il centro, comprensibilmente disorientate, dopo che già al mattino erano state avviate le operazioni di rimozione della tensostruttura inizialmente piazzata davanti alla sede della Camera di commercio. Sono arrivati in città oltre 800 ospiti stranieri per partecipare al Carnevale europeo, partiti da Germania, Austria, Svizzera, Lichtenstein, Slovenia, Croazia e da altre regioni italiane.
E sempre ieri Roberto De Gioia si è presentato al mattino a palazzo Economo con le nuove richieste di autorizzazione per le due pedane. «Siamo in attesa - osserva l’organizzatore - di una risposta, ho riparlato anche con la soprintendente (Maria Giulia Picchione, ndr). I partecipanti giunti da altri Paesi stanno suonando a livello terra, fra la gente. Non c’è neanche un palco, è una vergogna. Una situazione surreale, pazzesca: le bande non comprendono. Abbiamo lavorato cinque anni per portarle qui, con sforzi enormi e confrontandoci con una burocrazia senza fine. Domani (oggi, ndr) la soprintendente dovrebbe essere a Trieste. Attendiamo una risposta e poi speriamo nel bel tempo». La “storia” del maxi-tendone è costata comunque all’organizzazione «settemila euro. Buttati al vento», riassume De Gioia. Che, vista la situazione, ha pure rinunciato a chiedere il via libera per altre installazioni: in piazza Cavana, piazza Ponterosso e piazza Sant’Antonio.
Nel frattempo, in molti hanno notato, non senza curiosità, la presenza di gruppi e maschere in centro. La grande sfilata delll’Euro Carneval – XXI GuggeMusik Festival per le vie cittadine si terrà, come accennato, domani dalle 15 con MonsterKonzert finale in piazza Unità. Oggi, il prologo: dalle 13.30 a Muggia con maxifrittata e concerto conclusivo in piazza Marconi. Al rientro a Trieste, dalle 17 in poi, i gruppi si esibiranno nei rioni triestini, in piazza Unità e piazza della Borsa.
All’evidente fastidio di De Gioia, si somma quello del consigliere comunale Idv Cesare Cetin, generato da un motivo diverso: «La scelta unilaterale operata dalla Soprintendente in carica di imporre il divieto di verbalizzare un incontro ufficiale tra istituzioni pubbliche, costringendo i capigruppo comunali ad abbandonare la riunione, mai iniziata, è la perfetta dimostrazione di come alcuni dirigenti della pubblica amministrazione siano talmente autoreferenziali - conclude Cetin - da ritenere di non doversi nemmeno relazionare con i rappresentati della comunità cittadina».
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